Sold-out lo spettacolo “Tugnin, l’anima di Antonia”, ottimo inizio per Monti Sorgenti

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Cai Lecco e Lo Stato dell’Arte regalano al pubblico un’eccezionale prima teatrale

Storia, poesia e tante emozioni: l’animo tormentato della poetessa Antonia Pozzi rivive sul palcoscenico

LECCO – Uno spettacolo teatrale delicato, ma carico di emozioni. Applausi a scena aperta, sabato sera, per la prima assoluta di “Tugnin, l’anima di Antonia” che ha dato il via alla 12^ edizione di Monti Sorgenti. La rassegna non poteva cominciare in modo migliore: una sala Ticozzi gremita ha potuto vivere da vicino l’anima della poetessa milanese Antonia Pozzi grazie all’interpretazione di Alberto Bonacina e Ancilla Oggioni.

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Ancilla Oggioni e Alberto Bonacina

Innamorata di Pasturo (dove è sepolta) e delle Grigne, Antonia Pozzi era una donna estremamente intelligente ma tormentata. La natura e le montagne rivestono un ruolo importante nelle sua vita e nella sua poesia, ma la sua anima alla continua ricerca di un senso per sé e per il mondo la porterà a suicidarsi nel dicembre del 1938, a soli 26 anni.

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Lo spettacolo, in un dialogo intenso e particolare tra il padre Roberto (Alberto Bonacina) e Antonia Pozzi (Ancilla Oggioni), entra in punta di piedi, senza giudicare, nelle pieghe di quest’anima, scrutando con delicatezza le emozioni contrastanti di una vita breve ma vissuta con particolare intensità e tormento. Le parole di Antonia Pozzi si confrontano con lo sguardo severo del padre Roberto, offrendo un punto di vista nuovo. Un percorso fatto di storia, poesia ed emozioni che lascia lo spettatore con una domanda: chi era davvero, Antonia?

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Il Cai Lecco e l’associazione culturale Lo Stato dell’Arte (lo spettacolo è una coproduzione) hanno fatto di nuovo centro dopo la bellissima proposta del 2019 dal titolo “Agosto 1957 – Eiger: l’ultima salita”. Quello presentato per la prima volta sabato sera è il frutto di un grande lavoro di squadra, come ha tenuto a sottolineare l’attore Alberto Bonacina ringraziando Sara Velardo (musiche originali), Federico Videtta (riprese video), Matteo Binda (direzione tecnica) e Roberta Corti (coordinamento alla produzione).

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“Decisamente un inizio interessante, la gente ha accolto ancora una volta con entusiasmo questa forma di connubio tra teatro e montagna – ha detto il coordinatore della rassegna Emilio Aldeghi -. Anche quest’anno siamo riusciti a proporre una prima, perciò credo che il lavoro, l’idea, la costruzione e la passione che mettiamo noi del Cai e Lo Stato dell’Arte stia dando ottimi frutti. Poi è sempre molto bello vedere una sala piena, ma soprattutto credo che il pubblico abbia gradito”.

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Il ghiaccio è rotto, la rassegna è decollata e ora ci accompagnerà fino al prossimo 20 maggio con tanti appuntamenti diversi e interessanti, tutti a ingresso gratuito.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO DI MONTI SORGENTI 2023