Introbio. Inaugurata la nuova Casa delle Guide e la Ferrata Ezio Artusi

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Casa delle Guide Introbio Ferrata Ezio Artusi

Nuova gestione affidata a cinque Guide Alpine: Eugenio Galbani, Tita Gianola, Stefano Pizzagalli, Adriano Selva e Andrea Carì

INTROBIO – Giornata speciale per il mondo della montagna lecchese e non solo quella di oggi, domenica, con l’inaugurazione della nuova Casa delle Guide di Introbio e l’apertura di una nuova via Ferrata dedicata all’amico Ezio Artusi, introbiese, alpinista, volontario del Soccorso Alpino e Istruttore del 118 Areu scomparso in Grignetta nel 2018 insieme all’amico e collega del Cnsas Giovanni Giarletta.

Casa delle Guide Introbio Ferrata Ezio Artusi
La targa posta ad inizio ferrata a memoria di Ezio Artusi

Ad arricchire questo splendido angolo dedicato al mondo verticale con i vicini Sasso di Introbio, Pala Condor, i Pilastrini e la Rocca di Baiedo, una piccola mostra permanente ospitata all’interno della Casa, dedicata ad un pioniere dell’alpinismo, Don Agostino Butturini, che proprio qui portava i suoi giovani arrampicatori a cimentarsi con corde e moschettoni, dopo aver fondato nel 1974 il celebre gruppo Condor.

Casa delle Guide Introbio Ferrata Ezio Artusi

L’inaugurazione di oggi di fatto ha dato il via ad una seconda vita alla Casa delle Guide di introbio, risistemata e rinnovata e gestita da cinque Guide Alpine: Eugenio Galbani, Tita Gianola, Stefano Pizzagalli, Adriano Selva e Andrea Carì.

Andrea Carì
Andrea Carì, Guida Alpina

Proprio quest’ultimo ha fatto gli onori di casa, ricordando i lavori di risistemazione svolti: “Abbiamo ampliato la placca Condor che accoglie anche la nuova via Ferrata Artusi e sistemato e aggiornato le prese artificiali installate dalla precedente gestione lungo le diverse vie; inoltre, abbiamo aggiunto nuovi tiri su roccia pulendo delle parti non ancora utilizzate, inserendo anche la via ferrata con l’obiettivo di cercare di avvicinare al mondo verticale i giovani.

Come spiegato dallo stesso Carì, “la ferrata, per motivi di sicurezza, sarà fruibile solo quando saranno presenti le guide in sede, per questo è stata realizzata con una prima parte accessibile solo grazie al posizionamento di una scala”.

Tiziana Regazzoni e Fabio Brini Introbio
L’assessore Tiziana Regazzoni e il vicesindaco Fabio Brini

Un lavoro di restyling eccezionale, come sottolineato dal vicesindaco di Introbio Fabio Brini a nome di tutta l’Amministrazione, presente all’inaugurazione con l’assessore Tiziana Regazzoni: “Tra il 2019 e il 2020 abbiamo fatto un sopralluogo e avevamo trovato questo luogo abbandonato e desolante – ha dichiarato il vicesindaco – Un luogo che aveva perso la sua funzione. Abbiamo quindi deciso di fare un nuovo bando e abbiamo avuto la fortuna di trovare: Galbani, Gianola, Pizzagalli, Selva e Carì. Da subito hanno messo il cuore, facendo più del dovuto, ridando anima e lustro a questa Casa e a questo luogo. Grazie”.

Pietro Corti Introbio
Pietro Corti

Parola quindi a Pietro Corti, uno dei primi bambini cresciuti sotto l’ala del parroco alpinista che ha ripercorso le tappe più importanti compiute da don Agostino, “capace di avvicinare e far appassionare tantissimi bambini al mondo verticale, senza l’obiettivo di arrivare in cima, ma con quello di trasmettere valori quali l’amicizia, il rispetto, la voglia di confrontarsi e di crescere attraverso il gioco dell’arrampicata”. E la storia di Don Agostino e dei suoi ragazzi è ben raccontata nella piccola mostra ospitata all’interno della Casa delle Guide, attraverso i testi e le foto dello stesso Pietro Corti.

Alessandro Spada soccorso alpino
Alessandro Spada capo stazione del Soccorso Alpino Valsassina e Valvarrone

Prima della benedezione e dell’inaugurazione della Ferrata, a ricordare la figura di Ezio Artusi è stato Alessandro Spada, capo stazione del Soccorso Alpino Valsassina e Valvarrone, che a nome di tutta la stazione si è detto: “Orgoglioso per quanto è stato fatto. Sia per la nuova ferrata, ma anche per aver ridato vita a questa Casa”. Spada ha aggiunto: “Quando ci sono visioni condivise e si uniscono le forze: Soccorso Alpino, Guide Alpine e Amministrazione comunale di Introbio, i risultati si vedono ed è giusto dirlo”.

Daon Lucio Galbiati Valsassina
Don Lucio Galbiati

La benedizione è stata affidata a Don Lucio Galbiati parroco della Comunità Pastorale Maria Regina dei monti, il quale ha ricordato: “La benedizione non è un talismano per far sì che tutto vada sempre per il verso giusto – sottolineando poi – L’unione di bellezza e intelligenza creano cose straordinarie come questo luogo”.

Quindi, alla famiglia di Ezio Artusi il compito di svelare la targa posta all’inizio della Ferrata in sua memoria, e il compito di aprirla insieme alle Guide Introbio inaugurando a tutti gli effetti questo gioiellino verticale.

La giornata è proseguita con un pranzo conviviale e una gustosa polenta taragna preparata dagli Alpini di Introbio.