L’approvazione del regolamento sulle strutture per i migranti ha alzato un vero e proprio polverone
Il Gabbiano: “Per gestire il fenomeno consigliamo lo SPRAR che consentirebbe di programmare numeri, modalità e luoghi”
CALOLZIOCORTE – Il regolamento sui centri di accoglienza votato nel consiglio comunale di lunedì scorso a Calolziocorte non smette di far discutere.
Nelle scorse ore si è alzato un vero e proprio polverone che ha acceso i riflettori della stampa nazionale sulla giunta Ghezzi.
L’opposizione è insorta, la maggioranza difende la bontà del provvedimento rispedendo al mittente le accuse di discriminazione.
Mentre da Pescate arriva la solidarietà al sindaco Marco Ghezzi, il gruppi di minoranza Cittadini Uniti per Calolziocorte ha organizzato manifestazioni di protesta a cui il PD Lecchese ha già dato la sua adesione.
Il sindaco Dante De Capitani
“Volevo manifestare la mia solidarietà al sindaco di Calolziocorte, l’ingegner Marco Ghezzi, da giorni al centro di polemiche pretestuose solo per aver tutelato il suo paese e la sicurezza dei suoi cittadini – ha detto il sindaco di Pescate Dante De Capitani -. Dopo aver messo i migranti al Ferrhotel, vicino alle scuole e alla stazione, con tutti i problemi che sono successi a Lecco, c’è ancora chi si stupisce che il sindaco di Calolzio non voglia sta gente in zona scuole o stazione? Ma per fortuna che c’è questo sindaco che cerca di prevenire disagi e situazioni di degrado sul territorio mettendo delle regole”.
Quindi De Capitani rilancia: “Se contestano lui che ha messo un paio di zone rosse all’accoglienza dei migranti nel suo paese, cosa dovrebbero fare a me che di fatto ho messo le zone rosse su tutto il mio territorio non volendone mai neanche uno?”
Le manifestazioni contro il regolamento
“Il Gruppo consiliare “Cittadini Uniti per Calolziocorte” per protestare contro l’approvazione del regolamento sulle strutture di accoglienza, con l’individuazione di “zone rosse” assolutamente vietate ai migranti che l’Amministrazione comunale di Calolziocorte intende attuare in città, sabato 13 aprile dalle 10 alle 12, in piazza Vittorio Veneto a Calolziocorte, attua un presidio ‘silenzioso’, senza bandiere o simboli di partito, al quale si invitano tutti i cittadini, le organizzazioni sociali, associazioni, realtà civiche e chiunque abbia a cuore la nostra comunità per testimoniare la disapprovazione di tale atto discriminatorio che non rende giustizia dell’immagine di Calolziocorte”.
Il Circolo Arci Spazio Condiviso e l’associazione L’Altra Via, invece, hanno convocato un’assemblea pubblica presso la libreria “Il viaggiatore leggero” di Calolziocorte (via XXIV Maggio) per domenica 14 aprile alle 10.
“Come realtà del territorio da anni impegnate sui temi dell’antirazzismo, a favore di nuovi modelli di accoglienza che escludano le logiche dei grandi centri, convochiamo un’assemblea pubblica per presentare nel dettaglio il regolamento comunale sulle strutture di accoglimento per migranti e decidere, insieme ai partecipanti, come proseguire nel percorso di mobilitazione che ci chiama in causa, al fine di contrastare questo atto pubblico”.
L’associazione Il Gabbiano Onlus
“L’Associazione Comunità Il Gabbiano onlus è stupita dal recente regolamento votato in consiglio comunale a Calolziocorte. In particolare, non si colgono necessità ed urgenza di questo provvedimento. Il Gabbiano ed i suoi collaboratori, che da tempo si impegnano sul territorio, denunciano la logica su cui si basa il regolamento per cui dalla condizione di richiedente asilo politico deriverebbe automaticamente una maggiore propensione alla criminalità rispetto agli altri cittadini.
Tutto ciò è ancora più incomprensibile in una comunità, quella calolziese, dove insieme ad altre realtà i richiedenti asilo ospitati hanno collaborato in varie iniziative di decoro pubblico come la sistemazione dei sottopassaggi ferroviari, avvenimento peraltro sponsorizzato ampiamente dalla stessa giunta.
Crediamo che l’immigrazione sia un tema delicato ed auspichiamo che non venga strumentalizzato né banalizzato. Semplificazioni come quelle presenti nel regolamento recentemente approvato consegnano alla cittadinanza un messaggio sbagliato.
I richiedenti asilo politico a Calolziocorte non si sono mai fatti riconoscere per la propria pericolosità ma al contrario per la collaborazione e per lo spirito di sincera integrazione che gli va riconosciuto.
Ospitiamo migranti a Calolziocorte con il metodo dell’accoglienza diffusa dal 2011. Se l’intento dell’amministrazione è quello di gestire il fenomeno dell’immigrazione e collaborare nelle decisioni che portano all’attivazione di centri di accoglienza ci trova d’accordo: a questo proposito consigliamo di utilizzare il già rodato strumento dello SPRAR che consentirebbe di avere la possibilità di programmare numeri, modalità e luoghi.
L’Associazione Comunità Il Gabbiano onlus rimane a disposizione con la speranza che vi sia un rapporto cordiale e di convivenza civile per il bene di tutta la cittadinanza residente nel comune di Calolziocorte: uomini, donne e bambini”.