LECCO – Picchia duro il Movimento 5 Stelle lecchese nei confronti dei partiti che sul caso Tommaso Grossi hanno chiesto le dimissioni degli assessori Francesca Rota e Francesca Bonacina, ma non risparmiano fendenti anche agli assessori stessi, all’intera Giunta e gli Uffici comunali.
“Non siamo interessati a seguire le polemiche e le richieste di dimissioni delle assessori Rota e Bonacina che si susseguono nelle fila dei partiti di minoranza in Consiglio a Lecco. Lega, NCD e FI, infatti, nel penoso tentativo di far dimenticare sia i decenni di loro fallimentare amministrazione, sia gli anni di letargo che fino ad ora hanno contraddistinto la loro ‘opposizione di facciata’, sull’onda emotiva dei fatti della Tommaso Grossi rilanciano fuori tempo massimo iniziative utili ed apprezzabili solo al teatrino della politica. Le loro inerzie e responsabilità i Lecchesi non le dimenticano!”
I Grillini dicono di non essere interessati “ad entrare in discussioni relative ai balletti delle poltrone come se questi risolvessero i problemi od interessassero i cittadini”, sostenendo a gran voce “il dovere di andare oltre questa classe politica incapace, inutile e dannosa – proseguendo – a noi interessa contribuire a raggiungere risultati concreti e tangibili nel solo interesse di Città e cittadini”.
Il Movimento 5 Stelle è deciso a non mollare: “Ecco perché dopo tutte le inerzie ed inefficienze, con relative scusanti ed inutili cavilli (evidenziatisi anche nel corso degli incontri delle scorse settimane con le Assessori Corti, Rota e Bonacina) non demordiamo nella nostra richiesta di necessario risanamento edilizio delle scuole lecchesi e di ricerca e reperimento dei fondi necessari a realizzare queste indispensabili opere”.
Quindi puntano il dito contro quelle che definiscono “inerzie, incapacità ed inefficienze dimostrate da Assessori delegati ed Uffici” e giudicando “teatralmente ipocrita l’intervento dell’Assessore Rota nel corso della Commissione dello scorso giovedì 30 ottobre. L’Assessore, infatti, dopo non aver fatto nulla per attivare la richiesta per l’utilizzo dei fondi dello 8 per 1000 (malgrado le nostre sollecitazioni), dopo non aver fatto nulla per attivare la domanda inerente la richiesta dei fondi previsti nel bando Regione Lombardia in scadenza il prossimo 28 novembre perché, a suo dire, il 50% a carico comunale non sarebbe spendibile per il Patto di Stabilità, ora, di fronte alle macerie dei soffitti della Tommaso Grossi che avrebbero potuto causare una tragedia, urla, nell’Aula, la necessità di fondi. Una teatralità ipocrita ed inaccettabile. Invece di urlare si attivi nel mettere al lavoro i suoi collaboratori per realizzare quei progetti esecutivi (per ogni intervento di ripristino e ristrutturazione) che sono da allegarsi indispensabilmente ad ogni domanda di accesso a fondi o finanziamenti. Passi, finalmente, dalle inutili parole ai fatti”.
Quindi il Movimento conclude il duro intervento rivolgendosi all’assessore Rota, alla Giunta, al Consiglio comunale e all’intera cittadinanza “informiamo che, la scorsa settimana, il Governo ha emesso il decreto con i regolamenti attuativi per l’utilizzo dei fondi dello 8 per 1000 non destinati. La scadenza, originariamente prevista per lo scorso 30 settembre, è stata prorogata. Ricordiamo, inoltre, che questi fondi non ricadono nei vincoli del Patto di Stabilità. I cavilli stanno a zero – concludono – le scuse sono finite, si diano, Assessore ed Uffici, finalmente una mossa per non perdere questa opportunità. Altro che urlare, occorre agire”.

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