Il consigliere regionale lecchese attacca la recente sentenza del TAR della Lombardia
“Rinnoviamo l’appello al Governo ed in particolare al Ministro Lollobrigida per porre riparo a questa sentenza sconcertante”
LECCO – I consiglieri regionali della Lega Mauro Piazza e Floriano Massardi attaccano le recente sentenza del TAR della Lombardia sul divieto di caccia nei valichi montani definendola “Totalmente insensata nel merito e nel metodo, oltre che compromettente per qualsiasi forma di pianificazione venatoria seria ed equilibrata”.
“Posto che il divieto nei valichi montani è un unicum presente solo nel nostro Paese, ma non nel resto dell’ Europa, a cui evidentemente ci si appella solo quando fa comodo, la sentenza adotta un’ interpretazione estensiva ed irragionevole dell’ istruttoria di ISPRA: definire come valico di effettiva rilevanza migratoria, qualsiasi punto dove vi sia la presenza di un roccolo o di un appostamento fisso, ha moltiplicato i divieti su tutti i 475 punti del documento tecnico, fornendo un’ immagine fortemente distorta della situazione ecologico-faunistica” hanno dichiarato i consiglieri Piazza e Massardi.
“Non c’è nessun principio di precauzione – proseguono Piazza e Massardi – nel cancellare di fatto la caccia da gran parte del territorio montano della Lombardia, sconvolgendo qualsiasi tipo di pianificazione e tutela proprio nelle zone in cui la pratica venatoria è maggiormente radicata e pregiudicando perfino le attività di contenimento dell’emergenza della Peste Suina Africana.
L’invettiva di Piazza è poi passata contro l’ISPRA, accusata di fornire dati “davvero dirimenti” e di aver abbandonato il suo intento scientifico per ragioni ideologiche-politiche.
“Al di là del necessario e urgente ricorso presso il Consiglio di Stato da parte di Regione Lombardia appare indispensabile ed indifferibile un intervento a livello governativo con un Decreto-Legge di immediata applicazione. Tengo a sottolineare che noi della Lega avevamo già sollevato il tema lo scorso anno in sede di approvazione del Decreto Agricoltura con un emendamento risolutivo dell’On. Francesco Bruzzone poi purtroppo non sostenuto. Oggi, dunque, rinnoviamo l’appello al Governo ed in particolare al Ministro Lollobrigida per porre riparo a questa sentenza sconcertante, che rischia di costituire un precedente devastante per tutto il mondo venatorio” hanno concluso Piazza e Massardi.

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