Interventi di mitigazione del rischio da frana sul versante a monte della Sp72
“Sarà possibile intervenire in modo significativo per mantenere e implementare le opere di protezione”
VARENNA – La Provincia di Lecco, a seguito della frana del 19 maggio a Varenna, con il conseguente interessamento della galleria paramassi lungo la Sp72, si è prontamente attivata per individuare le risorse e le modalità operative di ripristino della galleria e consentire la ripresa della circolazione stradale.
Dopo i primi interventi condotti, che hanno permesso di riaprire l’importane arteria stradale in sicurezza nell’arco di un mese, sono subito state avviate le necessarie interlocuzioni con Regione Lombardia per poter disporre di risorse adeguate nell’ambito della difesa del suolo, vista la tipologia del dissesto idrogeologico e dell’area in cui si è originato il distacco.
“I lavori eseguiti sono connessi a un più ampio programma di interventi di mitigazione del rischio da frana di crollo sul versante a monte della Sp72 – commentano la Presidente Alessandra Hofmann e il Vicepresidente e Consigliere delegato alla Viabilità Mattia Micheli -. È stata quindi formalizzata la procedura necessaria e oggi Regione assegna alla Provincia l’importante somma di 800.000 euro. Sarà così possibile intervenire in modo significativo per mantenere e implementare le opere di protezione dalla caduta massi esistenti. Ringraziamo Regione per aver nuovamente dimostrato grande attenzione al nostro territorio e a tutti gli utenti, che ogni giorno percorrono la Sp72 per motivi lavorativi o di svago”.
“Il lavoro di ricognizione e approfondimento tecnico condotto dal personale di Regione e di Provincia conferma la necessità di puntare e continuare ad investire sulla prevenzione e attuare interventi di difesa del suolo e mitigazione dal dissesto idrogeologico, prima che questi si possano verificare, nella consapevolezza che il rischio zero non esiste – continuano -. Le criticità legate a questi temi e ai cambiamenti climatici si possono in parte gestire ma purtroppo non è possibile scongiurare il verificarsi di eventi di dissesto, oggi sempre più numerosi e frequenti, come ci ricorda anche il recentissimo crollo dal monte San Martino”.