LECCO – Una nomina tutta lecchese per la Rianimazione dell’ospedale Villa Scassi di Genova, che dal prossimo marzo sarà diretta dal dott. Mario Tavola, da 23 anni al lavoro nell’equivalente struttura dell’ospedale Manzoni.
La scelta sul medico lecchese, arrivata al termine di un concorso al quale ha partecipato una dozzina di altri concorrenti, sembra abbia però sollevato delle polemiche tra il personale di Villa Scassi e raccolte dal quotidiano Il Secolo XIX riguardo passato politico di Tavola, segretario cittadino e consigliere comunale del Pd tra il 2001 e il 2010.
“Ombre, sospetti, insinuazioni, invidie degli sconfitti e battute («Con tutti quelli che ci sono qui, hanno nominato uno di Lecco») hanno tenuto banco anche ieri tra gli anestesisti degli ospedali genovesi e liguri. «Hanno nominato uno di loro, è il segretario del Pd»” è quanto scritto dal quotidiano genovese nella sua edizione on-line (vedi articolo).
Allusioni, quelle riportate dal giornale, che non sono affatto piaciute al dott. Tavola:
“Solo mia moglie sapeva della mia partecipazione al concorso – ha sottolineato il medico, raggiunto telefonicamente – mi sono sembrate polemiche strumentali, si vede che siamo in campagna elettorale”.
Della sua nomina a primario, Tavola spiega di essere stato contattato direttamente dal direttore generale della struttura ospedaliera: “Sono stato chiamato e il direttore mi ha riferito che ero stato segnalato come primo candidato dalla commissione per aver fatto un buon colloquio, per il mio curriculum di esperienza professionale ed ha deciso di confermarmi l’incarico. Punto. Lavoro da oltre 23 anni all’ospedale Lecco ma ho un curriculum ben più ampio rispetto alla sola esperienza lecchese, tra le altre cose ho seguito progetti nazionali del Ministero ed internazionali con la Comunità Europea e con l’Università di Varsavia. Fattori che sono stati senz’altro considerati dalla commissione”.
L’esperienza politica di Tavola è terminata invece più di due anni fa, con l’elezione del sindaco Brivio e l’addio al Consiglio Comunale di Lecco.
“Dopo 9 anni, con altri consiglieri abbiamo deciso di lasciare il posto ai più giovani – ha concluso -Personalmente ho deciso di concentrarmi sul lavoro e sulle iniziative nazionali ed internazionali che mi sarei apprestato a seguire di li a breve, non avevo più tempo per dedicarmi alla politica. Anche perché non sono certo un politico di professione”.