Bione. “Il campus rischia di essere una cattedrale nel deserto”

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Sugli interventi al Bione, le osservazioni dei consiglieri comunali Minuzzo e Brigatti

“Oltre un milione di euro per un campus non essenziale. Perché non spendere quei soldi per sistemare le aree interne?”

LECCO – “La giunta sta decidendo di spendere circa 1,2 milioni di € per la realizzazione di un campus che non è essenziale per lo svolgimento dell’attività sportiva al Bione: perché non utilizzare le risorse per terminare i lavori sull’area esterna e iniziare finalmente ad intervenire sull’area interna per la quale sia le società sportive che la abitano, sia tutti i cittadini lecchesi chiedono da tempo manutenzioni?”

Così i consiglieri comunali Emilio Minuzzo e Simone Brigatti di Lecco Merita di Più sugli interventi presentati ieri dall’assessore Maria Sacchi per il centro sportivo al Bione (leggi qui l’articolo).

Emilio Minuzzo

“In ogni caso, volendo comunque impegnare la maggior parte delle risorse a disposizione (2 milioni) in questo intervento, riteniamo sarebbe comunque preferibile anticipare gli interventi del secondo lotto, come le sedi delle società, per i quali al momento non sono previste risorse, anche per rendere qualcosa alle tante realtà cittadine che in questi anni hanno speso risorse private per la manutenzione del Bione, sopperendo alle mancanze dei gestori e del comune” spiegano i consiglieri.

“Nel frattempo – proseguono – l’aula studio si potrebbe fare in altre zone della città per servire meglio i cittadini, essendo il Bione è anche in una zona scomoda e periferica: capiamo che per la giunta sia una priorità perché era stata una delle promesse della campagna elettorale, ma non lo è di certo per i cittadini! Fino a quando infatti il Bione non sarà un centro sportivo adeguato alla nostra città e verrà davvero scelto dai Lecchesi per le attività sportive non ha senso dotarsi di una Club House che, invece di essere un valido servizio aggiuntivo di un centro perfettamente funzionante, diventerebbe una cattedrale nel deserto!”

Simone Brigatti

“In conclusione – aggiungono – non siamo contrarsi al progetto in se stesso, ma siamo assolutamente contrari alla programmazione temporale degli interventi, perché si sta privilegiando la forma (l’inglesissima ‘club house’”), alla sostanza ovvero un centro sportivo che in alcune sue aree cade a pezzi e che ancora manca persino della certificazione di prevenzione incendi. Invitiamo perciò la giunta, invece di procedere unilateralmente, a convocare e svolgere una nuova commissione aperta alle società sportive e ai cittadini, volta a stabilire quali siano le vere priorità percepite, per costruire su queste priorità un progetto condiviso: visto che più volte su diversi temi anche il sindaco ha parlato di questo metodo di lavoro, questo sarebbe il momento di passare dalle parole ai fatti e scegliere insieme come sia meglio investire le importanti risorse che verranno erogate da Regione Lombardia”.

“Purtroppo – concludono – sappiamo che questa rimarrà solo una nostra speranza, perché dietro alle parole più volte rilasciate alla stampa che mostrano volontà di condividere i progetti e di collaborare con tutte le forze politiche cittadine, vi è una modalità di agire volta all’autosufficienza, come ci conferma la pubblicazione del nuovo bando per la gestione del Bione, aperto senza aver prima fatto un passaggio nelle commissioni di competenza per illustralo e accogliere integrazioni o suggerimenti da parte di tutti i consiglieri!”