“Fin troppo pazienti” giovedì mattina presidio in ospedale a Lecco

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Ospedale Manzoni di Lecco

L’iniziativa di Alleanza Verdi-Sinistra sulla sanità tocca anche l’ospedale Manzoni

“Il Def prevede nuovi tagli, un altro colpo al sistema sanitario pubblico che non possiamo accettare”

 

LECCO – Domani, giovedì 27 aprile, Alleanza Verdi-Sinistra promuoverà Fin Troppo Pazienti, la giornata di mobilitazione nazionale sulla sanità. In tutta Italia si svolgeranno presidi, sit in, manifestazioni, flash mob davanti alle strutture ospedaliere e sanitarie. L’iniziativa tocca anche l’ospedale Manzoni a Lecco, con un presidio a partire dalle 9 della mattina.

“Nei prossimi giorni il Parlamento è chiamato a votare il Def, il documento di programmazione economica del governo Meloni. Un documento che certifica che la destra prevede tagli alla sanità pubblica, non mette un centesimo in più per assumere nuovi medici e personale sanitario, e non investe alcuna risorsa per ridurre le liste di attesa che hanno ormai dimensioni vergognose – scrivono Alleanza Sinistra-Verdi – Un altro colpo al sistema sanitario pubblico del nostro Paese che non possiamo accettare: servono almeno 50 miliardi di euro in investimenti nei prossimi anni per salvare la sanità pubblica, occorre eliminare il tetto sulle assunzioni di personale sanitario e che permetta almeno 30mila nuovi medici e 250mila infermieri. Occorre inoltre al più presto rinnovare il parco macchine diagnostico dei nostri ospedali e aziende sanitarie, che per oltre il 90% è obsoleto dalle Tac ai mammografi ai sistemi radiologici”.

Donatella Albini

Sarà anche l’occasione per esprimere la solidarietà e il sostegno ai medici e agli infermieri “troppo spesso – scrivono – vittime di odiosi atti di violenza che non possono più essere tollerati.

“Bisogna tornare a fare della salute il principale campo di lotta politica e civile – afferma Donatella Albini, responsabile sanità Sinistra Italiana Lombardia – costruire un movimento popolare che indichi la strada della riforma, dare valore ai principi costituzionali di equità e solidarietà riaffermando in tutte le sedi anche istituzionali il diritto alla salute come bene primario non negoziabile come ricchezza sociale fondamentale, non penetrabile dalla compatibilità col profitto”.