Il consigliere regionale Pd Gian Mario Fragomeli denuncia il ritardo nei rimborsi alle associazioni di soccorso lecchesi, chiedendo un intervento della Regione
LECCO – “Le associazioni di soccorso della provincia di Lecco attendono ancora oltre 800mila euro di rimborsi dalla Regione Lombardia e da AREU”. A denunciarlo è il consigliere regionale del Pd Gian Mario Fragomeli, che sollecita un intervento per semplificare la procedura e accelerare i pagamenti.
“La Regione Lombardia deve intervenire sul sistema di saldo e sbloccare gli oltre 800mila euro di rimborsi dovuti alle associazioni di soccorso lecchesi”, afferma Fragomeli, che ha ottenuto i dati aggiornati grazie a un accesso agli atti. La situazione, secondo il consigliere, si protrae da anni a causa di complicazioni burocratiche che Palazzo Lombardia non riesce a risolvere.
Secondo il consigliere regionale il problema riguarda il meccanismo di pagamento previsto dalla convenzione con AREU: le associazioni ricevono un acconto del 90% delle spese, mentre il saldo del 10% viene erogato solo dopo una dettagliata rendicontazione. “Ed è proprio su questo 10% che si concentrano i ritardi”, spiega Fragomeli.
Dai dati mostrati dallo stesso Fragomeli emergono discrepanze preoccupanti: nella provincia di Lecco, il credito effettivo è inferiore ai 350mila euro, mentre il saldo teorico supererebbe gli 800mila. “Il saldo teorico può essere erogato solo una volta che le rendicontazioni degli anni precedenti siano state interamente verificate”, aggiunge il consigliere, sottolineando che risultano ancora in fase di verifica documenti del 2021.
AREU ha riconosciuto che i ritardi sono dovuti anche alle difficoltà delle associazioni nel predisporre la documentazione richiesta, ma Fragomeli ribatte: “Questa lentezza burocratica ha un impatto pesantissimo sui bilanci delle associazioni, che operano per lo più su base volontaria e garantiscono un servizio cruciale per la comunità”.
Il consigliere conclude con un appello alla Regione: “I controlli scrupolosi sono fondamentali, ma non possono trasformarsi in attese infinite che mettono a rischio la sopravvivenza delle associazioni. Servono tempi certi e trasparenti per i rimborsi”.