Lecco. Nel giorno del “Pride” una manifestazione contro il DDL Zan

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Sabato a Lecco due piazze contrapposte tra Pride e associazione Pro Vita

Iniziativa contro la legge Zan “liberticida che minaccia la libertà di espressione”

LECCO – Sabato 19 giugno si terrà a Lecco, davanti al Palazzo delle Paure in piazza XX Settembre, prima un gazebo informativo dalle 10 del mattino e poi una manifestazione a partire dalle 17:30. “Insieme a Pro Vita & Famiglia interverranno gruppi ed associazioni per spiegare le loro ragioni di contrasto al ddl Zan, attualmente in discussione in commissione giustizia del Senato” spiegano gli organizzatori. Questo, nello stesso pomeriggio in cui in centro si svolgerà il primo ‘Pride’ a Lecco, manifestazione del mondo gay a difesa dei diritti degli omosessuali.

Per Pro Vita, il Ddl Zan è “una legge liberticida che rischia di discriminare soprattutto le donne, ed alla possibilità concreta che essa venga incardinata nel nostro ordinamento, scenderemo in campo per spiegare i pericoli e l’ideologia che si nascondono dietro a questa normativa. Nessun desiderio di discriminazione, al contrario, solo buonsenso. Rispettiamo le idee di tutti, chiediamo che si faccia altrettanto con le nostre!”

“Le persone devono riflettere sulla sostanziale inutilità di una legge che, se venisse approvata, rappresenterebbe una minaccia grave per la libertà di espressione – aggiungono – dato che siamo convinti non esista alcuna emergenza né vuoto normativo che giustifichino l’urgenza di nuove disposizioni. Anzi, un’eventuale introduzione di ulteriori norme incriminatrici rischierebbe di aprire a derive liberticide, per cui più che sanzionare la discriminazione si finirebbe col colpire l’espressione di una legittima opinione, come insegna l’esperienza degli ordinamenti di altre Nazioni al cui interno norme simili sono già state introdotte”.

“Permane intatto – concludono – il rischio della deriva liberticida di una legge bavaglio e dell’indottrinamento dei giovani mediante l’insegnamento nelle scuole dell’ideologia gender, che anche il Santo Padre, Papa Francesco, ha definito come “uno sbaglio della mente umana”. Per quanto ci riguarda, faremo di tutto per non farci tappare la bocca, continuando a batterci per la nostra libertà”.

Zamperini sfida “Renzo e Lucio”

Anche il consigliere comunale Giacomo Zamperini (FDI) aderisce alla manifestazione “per difendere – dice – sia la nostra libertà di espressione che quella nelle scelte educative e religiose. Faremo sentire la nostra voce per scongiurare l’ipotesi che il liberticida Ddl Zan possa diventare legge. Non ci faremo mettere il bavaglio dalla dittatura del pensiero unico che, usando la scusa delle discriminazioni, tenta in realtà di eliminare ogni possibile voce di dissenso. Il Ddl Zan è una legge ideologica, profondamente sbagliata e anti-democratica, che mira ad introdurre il tema del gender anche nelle scuole”.

Giacomo Zamperini

“Mi dispiace – aggiunge – che il presidente dell’associazione Renzo e Lucio che organizza il gay pride lecchese, abbia voluto fare polemica con il sottoscritto, insinuando che io non abbia nemmeno letto il testo della proposta di legge. Si sbaglia di grosso, e sono disponibile a confrontarmi in un dibattito pubblico con lei, come e quando vuole”.

“Nel frattempo – prosegue Zamperini – auguro alla loro manifestazione di essere un successo, anche se mi spiace appurare come ci siano due pesi e due misure. Infatti, troviamo incredibile che il Comune di Lecco abbia concesso il patrocinio e l’uso gratuito del palco di piazza Garibaldi, ad un’iniziativa che gli stessi organizzatori definiscono ‘politica’, con tanto di adesioni riportate sul sito del “pride” da parte dei giovani del PD ed altri movimenti politici. Apprezzo, invece, che i Pro Vita abbiano preferito restare indipendenti, anche per questo in piazza XX settembre saranno presenti molte associazioni e realtà del territorio, in un confronto libero e democratico, senza inutili eccessi od intolleranze di sorta. Invito tutti i lecchesi a venire a trovarci”.