Salario minimo. Tino Magni: “Politica per combattere la povertà”

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Tino Magni Alleanza Verdi Sinistra
Tino Magni

Il senatore lecchese di Alleanza Verdi Sinistra si esprime sul salario minimo

“Opposizioni hanno presentato proposta per fissarlo a 9 euro, la maggioranza approvi”

LECCO – “L’inflazione alta sta erodendo i risparmi soprattutto di chi ha meno disponibilità economiche e, i bassi salari fanno i lavoratori poveri. Sono necessarie politiche di sviluppo per frenare l’inflazione, per un’occupazione di qualità, per sostenere e rivalutare i salari e per combattere la guerra alla povertà. E il salario minimo è un pezzo di queste politiche“.

Dichiarazioni, quelle di Tino Magni, senatore lecchese di Alleanza Verdi Sinistra, che appoggiano l’introduzione del salario minimo come sistema per evitare l’impoverimento degli italiani. Italiani che, come lui stesso sottolinea, si dimostrano ‘avanti’: “Il 64% è favorevole all’introduzione di questa soglia minima. Il sondaggio realizzato da Antonio Noto, pubblicato oggi da Repubblica, certifica che gli italiani, indipendentemente dal partito votato, sono molto più avanti del governo Meloni, che non è in grado di dare risposte ai bisogni del Paese reale. Il salario minimo piace anche a destra”.

“Le opposizioni unite hanno presentato una proposta di legge per ridare dignità al lavoro, ai lavoratori e sostenere la contrattazione, fissando un salario minimo a 9 euro, al di sotto del quale non si può andare. Un modo per combattere le diseguaglianze e il lavoro povero – conclude Magni –  Ora non ci sono più scuse, la maggioranza approvi il testo sul salario minimo”.