Dervio. Minoranza critica sui lavori alla rampa di accesso alla Foppa

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La struttura progettata avrebbe una pendenza del 18%, “ben oltre il limite consentito dalla legge”.

L’opposizione: “Problemi ‘venduti’ come risolti, ma non esiste ancora una soluzione effettiva”

DERVIO – Sono i lavori di realizzazione della rampa di accesso alla Foppa al centro delle osservazioni mosse dal Gruppo consiliare “Insieme per Dervio”, che recentemente ha mostrato le proprie perplessità riguardo alle scelte operate dall’Amministrazione comunale.

Punto di partenza dei consiglieri è la dichiarazione pronunciata dalla Giunta comunale dicembre con cui annunciava l’inizio degli “interventi per consentire l’accesso alla Foppa anche alle carrozzine e renderla accessibile a tutti”.

I lavori avrebbero dovuto portare alla realizzazione di una rampa dalla piazza della chiesa all’imbocco della passeggiata a lago, sopra lo storico acciottolato dello scivolo di alaggio delle barche.

“Come al solito si sono moltiplicati comunicati e foto, nessuno ha però informato la popolazione del fatto che i lavori siano poi stati sospesi quando i nostri amministratori si sono resi conto dell’elevata pendenza che questa rampa avrebbe avuto – ha commentato la minoranza -. Le norme per l’abbattimento delle barriere architettoniche consentono infatti una pendenza massima dell’8%, mentre quella della rampa in questione si aggirerebbe intorno al 18%, ben oltre il limite consentito dalla legge. Realizzare uno scivolo con tale pendenza significherebbe creare un pericolo a chi, per qualsiasi motivo, non riuscisse a fermare la corsa di una carrozzella una volta imboccata la ripida rampa”.

Secondo quanto riportato dall’opposizione, la Giunta avrebbe ora deciso di allungare la rampa, allo scopo di diminuirne la pendenza, scavando una sorta di trincea sulla piazza, recentemente riasfaltata. Tuttavia, l’intenzione sarebbe di creare lo scavo non in prossimità del muro, ma verso il centro della piazza “con risultati estetici e funzionali molto discutibili”.

Da qui la stoccata: “Ai cittadini sorgono così spontanee tante domande – hanno commentato i consiglieri -. Ma non potevano pensarci prima? Non potevano controllare il progetto prima di avviare i lavori? Come in altri casi, invece, la Giunta non ha perso tempo ad utilizzare anche questo intervento per sfornare comunicati a sostegno della propria immagine, prima ancora di avere risolto il problema in questione. In questo caso la cosa assume contorni ancora più sgradevoli trattandosi di problemi di una fascia fragile della popolazione, che la propaganda comunale ha “venduto” come già risolti quando ancora oggi non si è trovata una soluzione effettiva”.

“Questo progetto è infatti in corso da mesi, e la sua gestazione addirittura da anni, se si pensa che le risorse finanziarie per la sua realizzazione sono state ottenute dalla Giunta Vassena alla scadenza del proprio mandato, all’inizio del 2019, grazie ai finanziamenti richiesti sui bandi delle ‘aree interne’ – hanno continuato -. Nei due anni e mezzo trascorsi da allora, la nuova Giunta ha avuto tutto il tempo per decidere come utilizzarli e per discutere il relativo progetto, ma solo dopo avere iniziato i lavori si è accorta del problema dell’eccessiva pendenza; questo non ha però impedito loro di annunciare pubblicamente di avere già risolto il problema, mentre solo ora si sta cercando, in fretta e furia, di mettere una pezza che potrebbe essere peggiore del buco”.

Il possibile accesso, proposto dalla minoranza, alla passeggiata a lago da via Darsena, con il muro lungo cui realizzare il nuovo tratto

Il gruppo di minoranza ha quindi proposto una soluzione: “Basterebbe realizzare il tratto di passeggiata che manca per congiungere la piazza della chiesa alla via Darsena, da costruire ancorato ai muraglioni a lago, che oltre a completare la passeggiata permetterebbe a tutti i suoi utenti di utilizzarla percorrendola ‘in piano’ con accesso proprio da via Darsena, senza più la necessità di scendere dallo scivolo sotto la piazza della chiesa, e che avrebbe eliminato anche un altro pericolo per chi percorre tutto il lungolago, e cioè il passaggio nella strettoia di via Darsena, in curva e contromano”.

“Il progetto era già stato avviato dalla Giunta precedente, le risorse per realizzarlo sarebbero state le stesse utilizzate ora, con l’ulteriore possibilità di farselo finanziare anche dall’autorità demaniale, visto che l’area appartiene al Demanio – hanno chiosato -. La nuova Giunta ha però accantonato anche questa proposta di buon senso, e questo è il risultato. Un grande pasticcio, a cui sta ora cercando di rimediare, però solo dopo aver pubblicizzato l’intervento come se si trattasse di un problema già risolto”.