In Consiglio comunale venerdì sera la discussione sugli alberi tagliati al Parco Mercurio e in piazza della Stazione
L’assessore Passavanti ha evidenziato la pericolosità delle piante abbattute scusandosi per il mancato coinvolgimento della consulta
CERNUSCO – Abbattuti, con urgenza, per motivi di sicurezza a seguito del parere rilasciato, al termine di un’indagine, da un professionista. Ha risposto così l’assessore all’Ambiente Andrea Passavanti all’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza Upai venerdì sera in Consiglio comunale.
Al centro del dibattito cernuschese da diverse settimane, l’argomento è stato sviscerato l’altra sera in aula. L’assessore ha ammesso che sia stato un “errore” non coinvolgere la consulta Ambiente, aggiungendo di essersi già scusato con il presidente per questo sbaglio.
E’ poi entrato nel merito della questione, rispondendo ai quesiti posti dalla minoranza, che, facendosi portavoce dello sgomento della cittadinanza, aveva chiesto ragione del taglio di essenze non giudicate compromesse dal censimento arboreo redatto dall’agronomo Nicola Caffi Avogadri nel maggio 2021.
Nel documento, rilasciato dal professionista, era stata identificata una serie di abbattimenti, eseguiti in parte il 4 febbraio, in piazza Mazzini, da parte di terzi e il 13 febbraio, al Parco Mercurio in piazza Vittoria da una ditta specializzata su mandato dell’ufficio tecnico.
Alberi deteriorati
In particolare, gli abbattimenti hanno riguardato il gruppo di esemplari, cinque in totale, di Cupressus Lawsoniana (dal 120 al 124; il 125 e 126 erano già stati abbattuti in passato) tutti collocati lungo la recinzione della Scuola Primaria. “Tali essenze presentavano visivamente uno stato di evidente deterioramento rispetto all’unico esemplare censito in abbattimento (n.° 126) e già rimosso negli anni scorsi così come il n. 125” ha detto Passavanti.
Citando la relazione tecnica stato fitosanitario delle essenze resinose ubicate nel Parco Mercurio, redatta dal perito agrario Massimiliano Colombo, l’assessore ha sottolineato come da un’indagine svolta dopo il censimento sia stato evidenziato “lo stato di essicazione avanzata lungo tutta la struttura dell’impianto arboreo dell’intero filare determinato dall’interferenza reciproca, non consona al naturale sviluppo delle essenze” tale da suggerirne l’abbattimento per ragioni di sicurezza. “Teniamo conto anche dell’anno particolarmente siccitoso vissuto che ha compromesso lo stato di salute degli alberi. C’erano anche motivi di urgenza nel procedere subito data la collazione degli alberi vicino a una scuola” ha ribadito Passavanti.
Le stesse problematiche sono state alla base del taglio delle altre due piante di Cupressus Lawsoniana (n. 116 e n. 117) contigue all’esemplare n. 118 (previsto in abbattimento): “Di fatto, le essenze numero 116, 117 e 118 costituivano un’unica entità arborea multi tronco” ha ribadito Passavanti aggiungendo l’abbattimento di “un altro esemplare non censito, collocato tra il campo da basket e il gruppo di piante contigue al n° 118, in quanto, come riferito dall’Agronomo Caffi, questo esemplare risultava già oggetto di abbattimento in data antecedente il 2021, cioè precedentemente all’incarico conferito all’attuale agronomo che ha predisposto il Censimento 2021”.
I due tassi e la visibilità
L’assessore è entrato nel merito anche dei due tassi a sviluppo verticale che delimitavamo a sinistra e a destra l’accesso a Piazza della Vittoria: “Il loro abbattimento si è reso necessario per salvaguardare la sicurezza del passaggio pedonale che, in quel punto, interseca il passaggio veicolare. La presenza degli alberi creava infatti un cono cieco che non permetteva di identificare prontamente eventuali veicoli in transito, rischiando di compromettere la sicurezza dei cittadini che, data la vicinanza della scuola primaria, è spesso rappresentato da mamme con bambini o passeggini”.
Piazza Mazzini e i pioppi di via Sant’Ambrogio
Quanto al taglio in piazza Mazzini, Passavanti ha ricordato come già il censimento del 2021, rimarcava “l’urgenza della rimozione con una eventuale ulteriore analisi di stabilità al colletto, che si sarebbe dovuta svolgere entro un mese (da maggio a giugno del 2021) per entrambi gli esemplari”.
Nell’indagine svolta dal professionista le scorse settimane insieme al sindaco e alla responsabile dell’ufficio tecnico, si è analizzata anche la situazione dei pioppi di via Sant’Ambrogio, al termine della quale non sono emersi nuovi elementi che supportino la decisione di procedere ad un loro abbattimento.
“Sempre durante il medesimo sopralluogo congiunto è emerso che diverse parti del territorio presentano criticità per un eccessivo sviluppo di essenze messe a dimora e che, negli anni, non sono state oggetto di interventi di contenimento (si veda, a tal proposito, il lato est dell’ingresso al cimitero, in zona monumento degli Alpini)” ha concluso Passavanti ricordando l’impegno di spesa di 20mila euro per l’anno in corso per interventi di manutenzione straordinaria (potature, rimozioni e abbattimenti).
Il piano di ripiantumazione
“Come Amministrazione, ci riserviamo di rivalutare e integrare le conclusioni contenute nel Censimento Arboreo del 2021 con l’ausilio di nuovi strumenti tecnici di indagine e alla luce delle nuove esigenze di valorizzazione e di riqualificazione paesaggistica. L’Amministrazione definirà un piano di piantumazione con la finalità di sostituire, incrementandolo, il numero degli esemplari abbattuti identificando le specie arboree secondo criteri che garantiscano una vegetazione spontanea e naturale”.
La consigliera di minoranza Simona Limonta si è dichiarata insoddisfatta della risposta ottenuta, rimarcando l’errore di non aver coinvolto la consulta sull’argomento.