Lago di Sartirana, interrogazione del consigliere regionale Fumagalli: “La Regione si attivi subito”

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Interrogazione in Regione in merito alla gestione della riserva naturale del lago di Sartirana

Fumagalli: “Il piano di gestione 2010 prevedeva interventi che non sono mai stati fatti. Siamo di fronte a imperizia e inerzia dell’ente gestore”

 

MERATE – Lago di Sartirana: si alza la voce del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Marco Fumagalli che chiede espressamente alla Regione Lombardia di attivarsi affinché l’area possa essere inserita in un Parco o in un sistema di gestione più ampia. Una richiesta che arriva dopo il doloroso e preoccupante fenomeno della moria di pesci avvenuto a inizio agosto a causa di un brusco crollo del livello di ossigeno che si è verificato in un lago già sofferente e compromesso dal punto di vista dell’anossia.

“Nel 2016 con la legge regionale numero 28 si prevedeva la possibilità di riordino dei parchi favorendo le aggregazioni – puntualizza Fumagalli che, all’indomani della moria di pesci aveva subito chiesto un coinvolgimento serio di Regione – . Ora dopo quanto successo non solo è necessario superare una gestione frammentaria delle aree protette, ma anche accompagnare tale processo con delle risorse finanziarie che possano andare nella direzione del piano di gestione approvato nel 2010 e mai attuato”.

Carte alla mano, Fumagalli ha recuperato quanto previsto dal documento stilato dal consiglio di gestione nel 2010 quando erano stati previsti interventi volti a ridurre il carico trofico del lago tra cui il washout e il dragaggio idraulico. “L’intervento sottoposto a studio di fattibilità aveva elevata prioritò di azione e intervento di realizzazione dello studio di fattibilità entro un anno per un costo di 20mila euro. Di conseguenza si stabiliva che entro due anni dall’approvazione del piano doveva essere avviato il piano per la riduzione del carico trofico interno del bacino di Sartirana”.

Un’argomentazione a cui segue quella relativa all’acquisto, tramite finanziamento regionale, di una centralina volta a misurare lo stato delle acque, rimossa a partire dal 2016, “impedendo la verifica della composizione chimica delle acque che avrebbe potuto almeno ridurre la moria di pesci che si è verificata”. Per Fumagalli l’assenza di interventi in questi 10 anni “suona coma una evidente omissione di un atto fondamentale che ha determinato un danno ambientale di enorme importanza” tanto da parlare di “imperizia e inerzia dell’ente gestore. Inerzia che è tutt’ora perdurante dato che a fronte dell’enorme moria di pesci non è dato sapere quali sono le condizioni del lago e non risulta che il Comune abbia adottato provvedimenti urgenti finalizzati alla soluzione del problema che dovevano essere adottati dieci anni or sono”.

Da qui l’interrogazione presentata al presidente della Giunta regionale e all’assessore per conoscere la situazione dell’ecosistema del lago di Sartirana e se sono state accertate le cause della moria di pesci e quantificati i danni a livello economico e ambientale anche tramite una verifica della vita residua della fauna ittica. Fumagalli vuole anche sapere quanto tempo potrebbe occorrere per poter far tornare la situazione della fauna ittica nella situazione precedente a quella del disastro ambientale. Domande a cui seguono quelle più operative circa il destino della riserva naturale con riferimento alla legge regionale 28 con una diversa gestione del luogo. Quesiti a cui segue anche la richiesta relativa alla previsione di incentivi economici regionali da utilizzare per il dragaggio del fondale e il ripristino della vita della fauna ittica.

“Credo che occorra agire in modo urgente per poter ridurre il carico trofico rimuovendo i sedimenti in eccesso dal fondale. Regione dovrebbe valutare la situazione e procedere per cercare di limitare i danni utilizzando eventualmente anche i poteri commissariali previsti dalla Legge regionale. Mi auguro che questa interrogazione consenta a Regione di riflettere su quanto accaduto e procedere celermente nella direzione di un risanamento e completa presa in carico dell’area protetta del Lago di Sartirana”.

ECCO L’INTERROGAZIONE