Il primo ‘no’ al cambio di oggetto sociale nello statuto di Silea
Il consiglio comunale di Santa Maria Hoé vota contro: “Svuota i comuni del loro ruolo”
S. MARIA HOE’ – In questi giorni sono all’esame delle amministrazioni comunali le modifiche allo statuto di Silea, la società pubblica di raccolta e trattamento rifiuti partecipata dai Comuni della provincia.
Modifiche ampliano le possibilità di servizi offerti anche gestione del verde pubblico, alla manutenzione degli argini dei fiumi, alla pulizia delle piazzole stradali e delle aree fiere, alla vendita dei sottoprodotti della raccolta differenziata, l’elaborazione delle tariffe e l’incasso delle stesse per conto dei comuni.
Tra le modifiche c’è anche l’eliminazione dallo statuto della frase “Il tutto per promuovere lo sviluppo sociale, economico e civile del territorio” che aprirebbe ad un mission più aziendale di Silea e ha fatto storcere il naso non a pochi.
Tra questi il sindaco di Santa Maria Hoè, Efrem Brambilla, che ha guidato il proprio consiglio comunale verso un voto unanime e contrario alla risoluzione
“Tra le variazioni, quella che più ci ha lasciato perplessi è stata proprio l’eliminazione nello statuto del passaggio che indicava, tra le attività, la promozione dello sviluppo sociale, civile ed economico del territorio – spiega – Altri punti inoltre a nostro avviso svuotano il ruolo dei comuni”.
“Sono servizi che è importante restino in capo al comune, che danno un segno di vicinanza nei confronti dei cittadini. Inoltre è stata aggiunta la parola vendita, ovvero ‘la produzione e la vendita di energia elettrica e di energia termica e biometano, derivante dalla gestione degli impianti di trattamento dei rifiuti”, mi pare evidente che ci sia un richiamo al teleriscaldamento, su cui mi sono espresso sempre in maniera contraria”.
“In un momento in cui stiamo aumentando considerevolmente la raccolta differenziata ed abbassando sempre più i rifiuti i indifferenziati da bruciare – conclude il sindaco Brambilla – un cambiamento del genere appare anacronistico ed in contrasto con il cambio di organizzazione in corso apportato dalla misurazione puntale. Progetto che ci vede pionieri. Ci sono anche voci positive, come i centri del riuso, le campagne informative e i progetti di valore ambientale”.