Mandic, Fragomeli: “Ospedale agonizzante: cosa aspetta la Regione a intervenire?”

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Gianmario Fragomeli
Gianmario Fragomeli

Il consigliere regionale del Pd ha presentato un’interrogazione chiedendo una risposta immediata

Tra le richieste avanzate a Bertolaso, quella di attivare una verifica rispetto all’attuale assetto della direzione strategica dell’Asst di Lecco

MERATE – Un’interrogazione a risposta immediata da trattare nel prossimo consiglio regionale dedicato agli atti di indirizzo. Il consigliere regionale del Pd Gian Mario Fragomeli ha deciso di far sentire la propria voce in merito alle ultime vicende dell’ospedale San Leopoldo Mandic presentando un question time: “Dall’ospedale Mandic di Merate se ne stanno andando tutti: medici, primari, operatori sanitari. I migliori professionisti stanno scappando dal nosocomio. C’è un clima di sfiducia che fa male all’ospedale, ai suoi utenti, al territorio. E la dirigenza dell’Asst non ha attivato nessuna procedura straordinaria per colmare i vuoti, ma anzi gestisce la situazione passivamente, senza metterci davvero la testa. Mi chiedo se Regione si stia facendo qualche domanda”.

Fragomeli aggiunge: “Nella question time chiedo all’assessore al Welfare Bertolaso se non ritenga indispensabile attivare in tempi rapidissimi una verifica rispetto all’attuale assetto della Direzione strategica dell’Asst di Lecco, al fine di bloccare l’attuale emorragia dei primari e delle figure apicali fondamentali per il mantenimento funzionale dell’Ospedale Mandic. E contestualmente invertire questa rotta e riportare nel nosocomio una organizzazione efficace e sicura dei servizi con soluzioni di qualità e a lungo termine”.

Per far capire anche a Milano la gravità di quanto sta accadendo a Merate, Fragomeli riporta nell’atto i fatti: “Succede che 367 dipendenti della sanità pubblica tra medici, infermieri, operatori sanitari, tecnici, impiegati, manutentori e operai dell’Asst di Lecco, il 10% di tutti gli strutturati, lo scorso anno hanno deciso di lasciare il loro posto di lavoro e molti di loro non sono mai stati rimpiazzati. Si è scelto di trasferire 15 infermiere puericultrici che gestivano il nido del reparto di ostetricia e ginecologia invece di intervenire per consolidare il punto nascita. Il reparto di psichiatria, chiuso durante la pandemia Covid con il pretesto delle misure anticontagio, non è mai stato riaperto. È diventata una prassi consolidata da parte della Asst quella di reclutare ex specialisti del nosocomio meratese che vengono poi riportati in corsia con contratti da gettonisti economicamente più vantaggiosi e con orari più flessibili”.

Infine, il consigliere Pd ricorda che “in questi ultimi giorni ha lasciato la guida del reparto di Ostetricia e Ginecologia la primaria facente funzioni, si è aggiunto il primario di Ortopedia e non da ultimo abbiamo appena saputo che se ne va anche uno stimato gastroenterologo. Regione Lombardia, vogliamo continuare così?”.