I tre firmatari della mozione respinta in Consiglio difendono il documento
“La mozione è servita a stimolare il dibattito e una maggiore attenzioen nella redazione degli atti amministrativi”
MERATE – “Ci eravamo prefissi di attivare un sano e costruttivo dibattito, sia tra i consiglieri che nella cittadinanza. E l’obiettivo è stato sicuramente raggiunto”. A parlare sono i consiglieri Alessandro Vanotti, Paolo Centemero e Angelo Panzeri all’indomani della bocciatura in Consiglio comunale della mozione da loro presentata relativa alla tutela della lingua italiana.
Il documento è stato respinto dall’aula con i voti contrari dell’opposizione e l’astensione di ben 5 consiglieri di maggioranza, ma è servito, almeno questa la considerazione dei firmatari, per alimentare il dibattito e “stimolare una maggiore attenzione nella redazione degli atti amministrativi, in particolare cercando, se non di escludere, di limitare l’utilizzo di termini stranieri di cui spesso, a nostro avviso, si abusa”.
Parlando quindi di obiettivi raggiunti (nonostante la mancata approvazione della mozione), il capogruppo Vanotti e gli altri due firmatari, hanno voluto ringraziare chi “ha partecipato, in modo civile ed educato – non tutti purtroppo – alla discussione e ha colto il senso del nostro pensiero, che nulla ha a che fare col fascismo, come qualcuno in aula ha avuto il coraggio di affermare”.
Ringraziamenti in cui si nasconde una frecciatina, in particolar modo alle astensioni nella maggioranza, “delle quali, in alcuni casi, ci è sfuggita la motivazione”.
I tre concludono: “Al di là delle varie posizioni legittime di tutti i consiglieri, il nostro intento era evidenziare quello che, in futuro, potrebbe diventare un serio problema per il nostro paese, l’Italia. E, come si sottolinea spesso, prevenire è meglio che curare”.