La dura presa di posizione di Marco Fumagalli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle
“E’ evidente che l’ente gestore non è in grado di assolvere ai suoi compiti: l’intervento sostitutivo della Regione è quanto mai urgente”
MERATE – “E’ evidente, con la moria di pesci che c’è, che l’ente gestore non è in grado di assolvere ai suoi compiti e l’intervento sostitutivo della Regione è quanto mai urgente”. Sono parole dure quelle pronunciate da Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia, in merito alla moria di pesci, registrata a partire da ieri, martedì, nel lago di Sartirana. Non è la prima volta che il consigliere regionale interviene in merito alla situazione della riserva del lago di Sartirana.
“Quando tempo fa avevo sollecitato la Regione ad intervenire nei confronti del Comune di Merate perché il regolamento approvato dal Comune non tutelava la riserva naturale del Lago di Sartirana, la Regione rispose che “Con riferimento agli interventi sostitutivi di Regione Lombardia, l’articolo 33, c.1, della L.R. n. 86/1983 prevede, in caso di inerzia degli Enti gestori, l’adozione in via sostitutiva di provvedimenti necessari e urgenti unicamente […] in caso di imminente pericolo per la conservazione dell’ambiente naturale.”
Fumagalli ricorda come “fu poi il Comune che preso atto dei rilievi si mise in regola. Ma adesso con la moria di pesci che c’è, per cause ancora da appurare, è evidente che l’ente gestore non è in grado di assolvere ai suoi compiti e l’intervento sostitutivo della Regione è quanto mai urgente”.
Il consigliere regionale rimarca anche l’assenza della centralina per la misurazione dei parametri del Lago. “Finanziata a suo tempo dalla Regione non è più in funzione e quindi ogni attività di monitoraggio e prevenzione è vanificata dall’inerzia comunale. Mi auguro in un immediato intervento della Regione per evitare la completa distruzione dell’ecosistema di questa riserva inserita tra quelle di interesse comunitario. Temo che in mancanza di immediati interventi e di una seria programmazione nella gestione della Riserva, la vita di questo splendido patrimonio naturale possa andare persa”, conclude Fumagalli.