Ordine del giorno non ritirato: polemica. Sotto accusa Marelli

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LECCO – “Dov’è il ‘metodo democratico’ quando viene meno il diritto al poter conoscere per deliberare, quando impunemente si consuma un non diritto da parte di un consigliere comunale e automaticamente nei confronti dei cittadini lecchesi di poter semplicemente comprendere?”.

Parole di fuoco quelle usate dal capogruppo Idv, Ezio Venturini, che va su tutte le furie per un ordine del giorno che approderà il prossimo giovedì in Consiglio dal titolo: “ Nuovo sistema Lecco: Linee guida per la determinazione dei costi a carico delle famiglie per l’accesso ai servizi comunali a domanda individuale (rette degli asili nido, mense, trasporto scolastico, eccetera, ndr)”.

Due pagine fatte male – ha sottolineato Venturini – confuse senza nessun tipo di spiegazione o glossario o esempi per capirne il criterio: se il cittadino lecchese dovrà pagare di meno, o dovrà pagare in più”.

A scatenare le polemiche, come spiegato dallo stesso consigliere Idv, è stato il respingimento della proposta, giunta da ben 5 gruppi consigliari (Idv, Sel, Pdl, Lega Nord, Siamo Gente Comune), di indire una nuova commissione per trattare nuovamente il provvedimento: “una richiesta con tanto di parola ‘per favore’ – ha proseguito il capogruppo Idv – ma tutto ciò viene assolutamente negato dal Presidente del Consiglio (Alfredo Marelli – ndr) che si è aggrappato al regolamento, a tutela di una maggioranza di partito, ma non della maggioranza globale e tanto meno delle minoranze”.

E se una prima critica giunge da un partito interno alla maggioranza, con un’accusa ben precisa al presidente Marelli, negli schieramenti opposti si respira un’aria altrettanto pungente: “Il ruolo del consigliere è ridotto a passacarte perché l’importate è che passi qualcosa dalle commissioni, poi se ci sia una discussione o meno pare non interessi nessuno. E’ quello che sta succedendo con questa Amministrazione: spesso e volentieri si rispetta la forma ma non l’istituzione del Consiglio Comunale”.

A parlare è Angela Fortino, consigliera Pdl che ha seguito i lavori della commissione e che ha voluto puntualizzare su quanto verrà presentato al prossimo Consiglio:

Parlare di ‘Sistema Lecco’ è un’enfasi esagerata rispetto ad un contenuto che riprende cose già esistenti – ha sottolineato Fortino – come gli abbattimento delle tariffe per disabili o per il secondo e terzo figlio, così come la partenza dal calcolo dall’ISEE, con la differenza di una scala di equivalenza diversa rispetto la precedente, che ritenevo invece più rispettosa della composizione del nucleo famigliare”.

“Non si tratta di difendere le posizioni del passato – ha precisato il consigliere Pdl – si possono fare passi avanti ma conoscendo il criterio di calcolo precedente e partendo da lì, altrimenti si rischia di arrecare un sacco di lavoro in più anche agli uffici. Inoltre mi chiedo, dal punto di vista del bilancio, come si possa decidere qualcosa visto che non si sa nemmeno che riflessi questo provvedimento possa avere dal punto di vista economico. Abbiamo chiesto tabelle e non ci sono state fornite. Sembra che qualcuno voglia mettere il cappello presentando un sistema diverso senza per altro aver approfondito quel che già c’è”.

L’auspicio di entrambi i consiglieri è che l’ordine del giorno venga ritirato, permettendo una nuova discussione per giungere ad una proposta congiunta.

“Penso che specialmente in questo tipo di ordini del giorno dove si parla di determinazione di tariffe a carico delle famiglie , per cui vistone i tempi di ‘sudore e sangue delle famiglie’ – conclude Venturini – il gioco delle parti non dovrebbe esistere , dovrebbe trasparire il buon senso del buon padre di famiglia che cerca a tutti costi di trovare una equa trasparente soluzione condivisibile, indipendentemente che chi la proponga , è un qualcosa dove non bisognava assolutamente folleggiare nel partorire un minestrone acquoso che non se ne capisce neppure il sapore”.