Una domanda frequente che i genitori rivolgono allo psicologo è “Come possiamo comunicare ai nostri figli che ci stiamo separando?”. La maggior parte dei genitori si rende conto, infatti, che si tratta di una comunicazione di estrema importanza che impatterà la psiche dei figli e la loro vita futura.
La comunicazione ai figli dovrebbe avvenire non appena i genitori si sono chiariti tra loro rispetto a questa decisione e la vedono ormai come un punto di non ritorno. E’ inutile attendere il trascorrere del tempo quando ormai la decisione è stata presa; tollerare uno stato di incertezza risulta, infatti, più dannoso per i minori rispetto ad una comunicazione franca e rispettosa.
E’ importante pianificare con attenzione il luogo e il momento in cui fare tale comunicazione. Deve essere previsto uno spazio tranquillo, privo di interferenze esterne, e un tempo sufficiente a spiegare, rispondere a domande e a dubbi, e ad accogliere emozioni e punti di vista dei figli prima di passare ad altre attività. E’ bene che i genitori parlino insieme e a tutti i figli contemporaneamente di questo cambiamento, spiegando loro che l’argomento potrà essere ripreso ogni volta che lo vorranno e ne sentissero la necessità, anche individualmente e con un genitore alla volta.
Un’altra indicazione è quella di comunicare con chiarezza questa decisione, senza titubanze o ambiguità di ogni sorta. Ciò presuppone che entrambi i genitori abbiano già elaborato dentro di sé la scelta di separarsi, altrimenti si rischia di mandare ai figli messaggi confusi e incerti che rendono ancora più difficile accettare dentro di sé il peso emotivo di quanto sta succedendo in famiglia.
Ovviamente il linguaggio deve adattarsi all’età dei figli, spiegando lo stesso concetto in modi diversi se sono presenti figli di diverse fasce d’età. Non è il caso di entrare nei dettagli rispetto ai motivi della separazione, ma sarà sufficiente spiegare che i genitori non vanno più d’accordo tra loro e che non vedono altra soluzione se non la separazione. Deve essere chiaro che si tratta di una decisione che riguarda i genitori soltanto e che è già stata presa, mentre va evitato di dire che i genitori si separano perché “non si vogliono più bene” o “non si amano più”. Per i bambini e i ragazzi più giovani, infatti, non volersi più bene potrebbe equivalere ad odiarsi e al desiderio di rompere completamente i rapporti con l’altro, mentre sappiamo che quando ci sono dei figli è opportuno che i genitori, anche da separati, continuino a collaborare e a rispettarsi nell’interesse dei figli.
Quello che non dovrebbe mai mancare è la rassicurazione che nonostante la separazione, entrambi i genitori continueranno a voler bene a ciascuno dei figli e che continueranno, per sempre, ad essere i loro genitori e quindi ad occuparsi di loro. Quello che cambia è il tipo di rapporto tra i due genitori e l’organizzazione familiare. E’ bene spiegare cosa cambierà e non cambierà concretamente nella vita dei figli, rimandando più in là precisazioni ed eventuali aggiustamenti man mano che si procede con la nuova routine. Rassicurare i figli significa anche dir loro che la separazione non è causata da loro, ma sono i genitori che sono giunti a questa conclusione e quindi che se ne assumono le responsabilità. Questo per contrastare la tendenza dei figli, soprattutto quelli piccoli, di attribuirsi la colpa rispetto a ciò che non va in famiglia.
Grande attenzione dovrà poi essere dedicata all’accoglimento delle reazioni emotive di bambini e ragazzi da parte dei loro genitori. Se i bambini piangono, è importante stare lì con loro e consolarli, ma non frettolosamente, piuttosto lasciando loro il tempo per sfogare le emozioni di tristezza, paura, preoccupazione o rabbia del momento. E’ importante che i genitori nomino tutte le emozioni che i figli le manifestano, legittimandole e comprendendole, perché consapevoli che questa scelta dei “grandi” non è facile da accettare per i più piccoli. E’ bene anche infondere in loro la fiducia che piano, piano queste emozioni negative li lasceranno e ritroveranno, come altri figli di persone separate, la loro serenità. Se il figlio (specie se preadolescente o più grande) reagisce con silenzio o indifferenza, anche in questo caso occorre dimostrare di accettare questa reazione emotiva, senza innervosirsi, dichiarando la propria disponibilità a parlarne insieme quando il ragazzo se la sentirà. E’ raccomandabile, infine, comunicare che i genitori sono lì per aiutare i figli a vivere meglio possibile questo passaggio e quindi potranno rivolgersi a loro per ogni necessità, dubbio e desiderio. Se è possibile che i genitori si separino tra loro, quello che non dovrebbe mai accadere è che i genitori si separino dai loro figli.
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