Dall’Argentina a Calolzio: 12mila chilometri per ritrovare i “cugini” italiani

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Dopo 150 la famiglia Valsecchi di Calolzio ha ritrovato i discendenti di un parente emigrato in Argentina
Dopo 150 la famiglia Valsecchi di Calolzio ha ritrovato i discendenti di un parente emigrato in Argentina

Dopo 150 anni i due rami della famiglia Valsecchi si sono ritrovati

Era il 1883 quando Camillo Valsecchi lasciò la cascina in località Cantelli per andare a cercar fortuna in Sua America

CALOLZIOCORTE – Un viaggio di 12.000 chilometri per scoprire Calolziocorte. Nei giorni scorsi i discendenti di Camillo Valsecchi, calolziese emigrato in Sudamerica a fine ‘800, sono voluti tornare in Val San Martino alla ricerca delle loro origini, incontrando una vera e propria delegazione di “cugini” calolziesi.

Una reunion nata grazie ai social come racconta Giancarlo Valsecchi: “Alcuni anni fa, tramite Facebook, siamo stati contattati da Marcelo Valsecchi, un sacerdote argentino alla ricerca di informazioni sui propri avi, che lui sapeva essere stati originari proprio di Calolzio. Dopo alcune verifiche e approfondimenti, ripescando nei cassetti vecchie lettere ed in particolare una fotografia che i nostri nonni si erano scambiati negli Anni ‘40, abbiamo potuto verificare che in effetti eravamo ‘noi’ i cugini che stava cercando. E’ stata una sorpresa inaspettata: sapevo che avevamo dei lontani parenti in Argentina – discendenti di un lontano ‘zio’ emigrato – ma avevamo ormai perso ogni traccia ed ogni contatto”.

E così è stato anche possibile ricostruire la storia delle famiglie, risalendo a Giuseppe Valsecchi, vissuto a Calolzio intorno al 1860, l’ultimo avo in comune: suo figlio Camillo nel 1883 lasciò la Val San Martino per l’Argentina, esportando così il cognome Valsecchi nella zona di Rosario. Dopo quei primi contatti via mail, i rapporti tra i due rami famigliari si sono mantenuti e venerdì in stazione a Calolzio è arrivata Stella Maris Valsecchi con il marito Bernardo e le figlie Carlita e Belen. Ad attenderli una schiera di “cugini italiani” con cui hanno potuto visitare i luoghi delle loro origini e in particolare la cascina che ancora oggi si trova in località Cantelli da dove Camillo è partito in cerca di fortuna.

“Gli ‘argentini’ hanno amato moltissimo il nostro territorio, rimanendo colpiti dalla bellezza dell’Adda e delle montagne, panorami diversissimi da quelli di Rosario, la città di oltre 1 un milione di abitanti dove vivono. Per loro questa visita ha avuto un sapore molto particolare, una vera e propria riscoperta delle origini: hanno conosciuto quei luoghi di cui hanno sentito parlare fin da piccoli – racconta ancora Giancarlo -. Prima di salutarci, i cugini hanno voluto scattare un immancabile selfie di ricordo: i due rami discendenti di Giuseppe Valsecchi – quello italiano e quello argentino – si sono ritrovati in una stessa foto 150 anni dopo la partenza di Camillo da Calolzio”.

Dopo 150 la famiglia Valsecchi di Calolzio ha ritrovato i discendenti di un parente emigrato in Argentina
I cugini argentini con i cugini italiani