7 marzo, Lecco ricorda gli operai deportati: “Anche una democrazia può ammalarsi”

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Le celebrazioni per il 79° anniversario degli scioperi del 7 marzo 1944

“Le vostre e nostre libertà funzionano solo se tutti i diritti, insieme, funzionano contemporaneamente”

LECCO – Anpi, Sindacati, Prefettura, Comune e Provincia di Lecco hanno ricordato questa mattina, martedì, il 79° anniversario degli scioperi del 7 marzo 1944. In quell’occasione furono 22 gli operai lecchesi arrestati e poi deportati nei campi di concentramento, con la sola colpa di aver chiesto condizioni di vita migliori e la fine dell’occupazione nazifascista.

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Dopo la Santa Messa nella chiesa del rione di Castello, il corteo ha raggiunto il Parco 7 Marzo, in corso Matteotti, per un momento di raccoglimento e la ricostruzione storica dei fatti del ’44, quindi ha raggiunto via Castagnera, dove è stato deposto un omaggio floreale alla lapide dei caduti.

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“Gli scioperi del ’44 sono un riferimento valoriale anche per il presente, perché dimostrano che lavoratrici e lavoratori uniti contro l’oppressore non sono soltanto un episodio storico ma fondamento di libertà” ha detto il presidente di Anpi Lecco Enrico Avagnina ricordando quei tragici fatti e ricordando coloro che hanno lottato per la libertà sacrificando la propria vita oppure dedicandola alla testimonianza come fece Pino Galbani.

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La cerimonia è poi proseguita nell’aula magna dell’istituto Bertacchi in via XI Febbraio con il saluto delle autorità. “Dove oggi ci sono le vostre scuole in passato c’erano fabbriche importantissime che occupavano migliaia di lavoratori – ha detto il sindaco Mauro Gattinoni ai numerosi studenti presenti -. A un certo punto a causa del fascismo, del totalitarismo, di una distorsione della democrazia, queste persone vennero deportate e rinchiuse in un campo di concentramento solo perché volevano difendere le proprie idee, i propri diritti, i propri colleghi, i propri stipendi e la propria famiglia. Se oggi siamo qui a ricordare eventi del passato è perché oggi, in altre parti del mondo, queste libertà sono violate. Le vostre e nostre libertà, che si conquistarono nel Dopoguerra, sono libertà che funzionano se tutti i diritti insieme funzionano contemporaneamente. Diffidate da chi vi dice sospendiamo temporaneamente questo diritto perché è più urgente quell’altro. E, purtroppo, anche una democrazia può ammalarsi se perde il suo spirito e diventa solo tecnica. Così nasce una dittatura… Tenere viva quella fiamma di significato è compito di ognuno di noi”.

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Nell’occasione il sindaco ha voluto raccontare ai ragazzi della sua esperienza da giornalista e dell’onore di intervistare Pino Galbani: “Senza tante parole si sbottonò la manica della camicia e la tirò indietro per mostrarmi quel numero tatuato, mi disse di toccarlo per farmi capire che era tutto vero. Persone come lui ci devono insegnare quello che tutti insieme possiamo fare nel futuro e possiamo farlo solo nel rispetto l’uno dell’altro. Solo così una comunità può diventare forte e progredire”.

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L’incontro è proseguito con il saluto del consigliere provinciale Carlo Malugani e del Prefetto di Lecco Sergio Pomponio: entrambi hanno ricordato il grande contributo che queste persone hanno dato all’Italia e l’impegno che tutti noi dobbiamo mettere in campo per perseguire la pace con uno sguardo particolare rivolto ai giovani che sono il futuro della nostra società. In particolare il Prefetto si è soffermato nel suo intervento su tre elementi di riflessione: sciopero, resistenze e responsabilità.

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Al momento di riflessione hanno partecipato gli studenti degli istituti lecchesi che hanno partecipato al Viaggio per la Memoria 2022 da Lecco alla Risiera di San Sabba di Trieste. In particolare Davide Milani, studente dell’Istituto Bertacchi, ha presentato il suo applauditissimo brano rap “Come se fosse normale”, mentre i suoi compagni hanno spiegato come è nato e come si è sviluppato il progetto. Durante la cerimonia ha trovato spazio anche l’esibizione del coro della Scuola secondaria di primo grado “A. Stoppani”.

Presenti alla mattinata di ricordo anche Stefania Perego, Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. Bertacchi”; Angelo De Battista, gruppo scuola dell’ Anpi; Emilia Dell’Oro, Presidente del Comitato Provinciale di Lecco dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra; Giuseppe Incorvaia, per le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL di Lecco; Ottavio Aragona, Questore di Lecco e Giancarla Pessina, già presidente dell’Anpi provinciale di Lecco.