Beni confiscati alla mafia, Cgil Lecco e Libera Lecco: “Nessun passo indietro”

Tempo di lettura: 4 minuti
Beni_Confiscati_Libera_Cgil_Lecco_20230906

Dall’esempio dell’ex Wall Street, oggi Fiore, una mattinata di confronto sulle prospettive

“Un territorio che è stato quantomeno distratto, è stato però capace di restituire dei beni confiscati in un modo esemplare”

LECCO – In tanti stamattina hanno partecipato al momento di confronto organizzato da Cgil Lecco, Cgil LombardiaLibera Lombardia e Libera Lecco per discutere di “Beni confiscati. Quale prospettiva?” Il momento di riflessione, che si è svolto presso l’Espe di Lecco, è partito dall’esempio emblematico della pizzeria Wall Street di Lecco, ex quartier generale del clan Coco Trovato oggi pizzeria Fiore simbolo di legalità.

Beni_Confiscati_Libera_Cgil_Lecco_20230906
Un minuto di silenzio per le vittime della strage ferroviaria di Brandizzo

Alla mattinata di lavori hanno partecipato i referenti delle istituzioni lecchesi e quelli di Anci Lombardia, Alleanza delle Cooperative lombarde, Avviso Pubblico, Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, La Fabbrica di Olinda, Cgil Lecco e Libera Lecco. Gli interventi conclusivi saranno affidati a Tatiana Giannone di Libera nazionale e Emilio Miceli della Cgil nazionale.

Ad aprire il seminario, dopo un minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell’incidente ferroviario di Brandizzo, è stata Francesca Seghezzi della segreteria della Camera del Lavoro di Lecco che ha portato i saluti del segretario generale Diego Riva assente per un lutto: “E’ un momento importante di riflessione e siamo contenti di fare questa iniziativa nella nostra città perché il nostro territorio ha sofferto e soffre di particolari situazioni, ma è un territorio che ha dato prova anche di saper rispondere con orgoglio. Momenti come questo sono necessari per riaffermare il principio della legalità come valore universale e condiviso. Continuiamo a fare rete per affrontare tematiche sensibili. Promuovere la legalità è parte integrante del lavoro della Cgil e del sindacalista, partendo proprio dal lavoro. Come Cgil oggi dimostriamo che non vogliamo fare passi indietro”.

Beni_Confiscati_Libera_Cgil_Lecco_20230906
Francesca Seghezzi

“Oggi viene citato Fiore come esempio virtuoso di un bene confiscato, ma sul territorio esistono altri casi, sono circa 17 – ha detto Alberto Bonacina, referente di Libera Lecco -. Tra gli esempi eccellenti voglio citare Le Querce di Mamre a Galbiate, ex villa del boss Franco Coco Trovato e oggi centro per anziani integrato che coltiva la memoria, e Il Giglio di Pescarenico, ex pizzeria e oggi centro di aggregazione per anziani: questo per dire come un territorio che è stato quantomeno distratto rispetto al tema che stiamo trattando è stato anche capace di restituire dei beni confiscati in un modo che è stato esemplare”.

Beni_Confiscati_Libera_Cgil_Lecco_20230906
Alberto Bonacina

Presente anche il Prefetto di Lecco Sergio Pomponio che ha ricordato come “parlare di beni confiscati significa porre attenzione sulla restituzione e rappresenta l’apice del percorso di lotta alla criminalità organizzata. E’ la chiusura di un cerchio. La lotta alla criminalità organizzata si può condurre sotto tanti punti di vista: da un lato c’è l’attività delle forze di polizia, dall’altra si affianca una significativa elevazione dell’attenzione da parte della popolazione e delle capacità di comprensione del fenomeno”.

Beni_Confiscati_Libera_Cgil_Lecco_20230906
Il Prefetto Sergio Pomponio

Il consigliere Roberto Nigriello ha sottolineato l’importanza che i beni confiscati trovino un riutilizzo: “Tutti insieme dobbiamo evitare di ripercorrere il film di Wall Street dove ci sono voluti più di 20 anni per ridare a quel locale una nuova vita. Non si può non avere idea di cosa fare di un bene confiscato alla mafia, se tutte le istituzioni si danno da fare c’è una speranza in più per tutti i cittadini”.

Beni_Confiscati_Libera_Cgil_Lecco_20230906

Anche il consigliere provinciale Carlo Malugani ha ricordato come il nostro territorio non sia stato immune da infiltrazioni mafiose “ma la rete ha saputo opporre una ferma reazione dando vita a progetti importanti come Fiore. Si tratta di un modello vincente che deve essere replicato perché per lo Stato, in tutte le sue articolazioni, è sempre una conquista”.

Beni_Confiscati_Libera_Cgil_Lecco_20230906

La mattinata si è conclusa con una degustazione di pizze da “Fiore”, che oggi è un’esperienza positiva di economia sociale: la migliore dimostrazione del fatto che non servono le mafie per creare lavoro e ricchezza.