Centro sportivo Bione, ‘sfuma’ il progetto di riqualificazione da parte dei privati

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L’assessore Torri: “Nessuna risposta dalla cordata di imprenditori alle richieste di integrazione avanzate”

Corrado Valsecchi (Appello per Lecco): “Un altro flop, l’ennesimo”

LECCO – Non sono pervenute risposte al Comune di Lecco in merito alle richieste di integrazione fatte alla cordata di imprenditori che si era fatta avanti con un progetto di riqualifica da oltre 17 milioni di euro del Centro Sportivo Bione. A renderlo noto, in Consiglio Comunale lunedì sera, l’assessore allo Sport Emanuele Torri.

L'assessore Emanuele Torri
L’assessore Emanuele Torri

“Come sappiamo – ha spiegato, rispondendo a Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) durante le domande di attualità che hanno aperto la seduta – a fine giugno era arrivata una proposta sottoposta a istruttoria tecnica che si era conclusa a fine settembre. Avevamo dato un mese di tempo ai proponenti per integrare la proposta progettuale, anche in merito all’adeguamento del nuovo codice degli appalti. Queste richieste non hanno avuto seguito, gli imprenditori non ci hanno dato una risposta, dunque questa procedura non avrà seguito”.

“Ora cercheremo di realizzare un ‘masterplan’ che parta da un’analisi della situazione di fatto, per quanto già nota – ha sottolineato Torri – ribadiamo che la riqualifica del Centro Sportivo Al Bione rimane una priorità per la nostra amministrazione”.

Corrado Valsecchi
Corrado Valsecchi (Appello per Lecco)

Amare le considerazioni del consigliere Valsecchi: “Questa volta ho ricevuto una risposta chiara e inequivocabile: il project leasing presentato dalla cordata di imprenditori non si farà più, gli stessi non hanno ritenuto nemmeno di rispondere alle richieste dell’amministrazione comunale e alle sollecitazioni rivendicate dai dirigenti, dai legali e dai tecnici del Comune”.

“Anche questa storia presentata in pompa magna dall’attuale amministrazione finisce con un nulla di fatto, se non aver perso mesi e mesi a discutere sul ‘sesso degli angeli’ e creare aspettative nel sistema sportivo e associazionistico con progetti e modalità di esecuzione che era evidente non avessero le gambe per camminare. Un altro flop, l’ennesimo. Da una parte sono rincuorato sul fatto che si stava facendo la scelta peggiore che avrebbe costituito un condizionamento e dei rischi paurosi per i cittadini e l’amministrazione comunale – ha continuato Valsecchi – un project leasing, con tutti i rischi a carico della collettività, un progetto che pretendeva di spendere in bonifiche cifre assurde e prendeva in esame solo una parte dell’area, lasciando l’attuale piscina e il palazzetto ad essere cattedrali nel deserto inutilizzate”.

“Mi chiedo, ma se non avessi fatto la domanda in maniera reiterata, quando pensavano di dircelo? Non stiamo parlando di quisquilie, dopo la vicenda dell’ex Deutsche Bank che tutti sappiamo com’è finita, ma del centro sportivo del Bione ritenuto strategico dall’intera comunità. Francamente non ho più parole, mi verrebbe da chiedere quale altro ‘coniglio’ estrarranno dal cilindro? Vedremo – conclude Valsecchi -. Ma fin d’ora chiedo a tutti di vigilare, non abbassare la guardia, perché da questa amministrazione possiamo aspettarci di tutto: anche di non aver toccato il fondo”.