Caregiver Familiari, Cisl: “Un ruolo complesso che merita sostegno”

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(Image by sabinevanerp from Pixabay)

La Cisl offre supporto attraverso sportelli sociali e formazione dedicata

Mercoledì 4 giugno si è svolto un importante momento formativo dedicato ai caregiver familiari

LECCO – Con l’invecchiamento della popolazione, sempre più famiglie si trovano a prendersi cura di un proprio caro. Spesso si tratta di una situazione complessa e improvvisa, in cui le famiglie vengono coinvolte all’improvviso a causa del rapido peggioramento delle condizioni di salute di un parente.

“In questa ‘tempesta perfetta’, tra esigenze da soddisfare rapidamente e la necessità di interfacciarsi con numerosi uffici per ottenere ausili, servizi di assistenza domiciliare e, spesso, un sostegno economico, le famiglie affrontano giorni di grande ansia e difficoltà” spiegano dalla Cisl Pensionati.

Un supporto concreto arriva dagli Sportelli sociali, creati con l’obiettivo di ascoltare, informare e orientare gli iscritti riguardo ai servizi disponibili sul territorio e alle agevolazioni per le persone fragili. Per far fronte a una domanda in costante crescita, la FNP Pensionati CISL Monza Brianza Lecco ha attivato ben 14 sportelli negli ultimi tredici anni presso le sedi sindacali locali (10 in Provincia di Monza Brianza e 4 in Provincia di Lecco), che solo nel 2024 hanno fornito assistenza a oltre 500 persone.

Mercoledì 4 giugno si è svolto un importante momento formativo dedicato ai caregiver familiari, con la partecipazione di 25 operatori degli Sportelli sociali FNP. Nel corso della mattinata, la Dott.ssa Stefania Bolis e la Dott.ssa Cristina Cunis di ATS Brianza hanno presentato il portale “Assistere in famiglia – il portale che si prende cura del caregiver” (www.assistereinfamiglia.org), recentemente sviluppato da ATS Brianza in collaborazione con le ASST/IRCCS del territorio (ASST Brianza, ASST Lecco, IRCCS San Gerardo) e gli Ambiti territoriali.

Il portale raccoglie e sintetizza tutti i servizi messi a disposizione dagli enti territoriali, Comuni, enti sanitari e socio-sanitari e Terzo settore, per supportare le famiglie che si occupano di assistenza domiciliare. Spetterà agli operatori degli Sportelli sociali accompagnare le famiglie nella scoperta e nell’utilizzo di questo prezioso strumento, ancora poco conosciuto.

Il corso è proseguito con un approfondimento sulla misura B1, dedicata alle persone con gravissima disabilità, presentato dalla dott.ssa Faustina Lobuono, dirigente di ATS Brianza. Questa misura, finanziata dal Fondo per la Non Autosufficienza, sostiene le famiglie di persone beneficiarie dell’indennità di accompagnamento, residenti presso il proprio domicilio, con un ISEE sociosanitario inferiore a 50 mila euro (65 mila euro per i minori) e in presenza di particolari condizioni, come demenza grave, gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico o stati vegetativi.

La misura prevede contributi economici mensili, differenziati in base al fatto che l’assistenza venga fornita dal solo caregiver o da un assistente familiare regolarmente assunto, oltre a un voucher per l’acquisto di prestazioni di assistenza sociosanitaria e servizi dedicati.

Considerando che i soggetti con potenziale bisogno di caregiver sul territorio di ATS Brianza sono il 5,2 % della popolazione e tenendo conto che per ogni persona fragile sono potenzialmente coinvolte nell’assistenza almeno due persone, emerge che oltre il 10% della popolazione della nostra ATS svolge un’attività di cura.

“Questo dato fa comprendere come il tema richieda sempre una maggiore attenzione, considerando che il ruolo di cura è affidato maggiormente alle donne e che spesso questo impegno le esclude dal mercato del lavoro – proseguono dalla Cisl Pensionati – Riconoscere e tutelare il caregiver familiare, inoltre, significa garantire pienamente i diritti della persona con disabilità”.

La Cisl è impegnata a questo proposito sia per favorire l’implementazione e l’efficacia della già esistente legge regionale sul caregiver (L.R. 23/2022), sia per arrivare all’approvazione di una legge nazionale, che riconosca il valore sociale ed economico dell’attività di cura svolta con continuità e volontariamente dai caregiver verso i propri assistiti.