Cuore bluceleste: treno + bici da Lecco a Foggia per vedere la partita

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Franco Bonacina
Franco Bonacina con la sua bicicletta in una pausa durante la padelata verso Foggia

Protagonista Franco Bonacina, acquatese, classe 1949

Dopo Novara, Mantova e Trento la lunga trasferta foggiana

LECCO – “Io tifo solo Lecco, da sempre. Non ho altre squadre. I miei colori sono solo quelli blucelesti”. Franco Bonacina vuole mettere subito in chiaro le cose nell’ambito della fede calcistica.

Quella fede che, a volte, porta a compiere piccole – grandi imprese, anche se per il signor Bonacina quella appena conclusa non rientra tra queste.

“Le imprese sono ben altre e in bicicletta ne ho fatte. Questa non è tra quelle – precisa – Anche perchè ho già seguito il Lecco in trasferta insieme alla mia bici come per esempio a Novara, Mantova, Trento…”.

Franco Bonacina

Acquatese di nascita, classe 1949, Franco Bonacina, saputo del Lecco in finale contro il Foggia, ha deciso di prendere la sua bici, caricarla sul treno con destinazione San Benedetto del Tronto e da lì, in due tappe, raggiungere Foggia sui pedali percorrendo ben 280 chilometri.

“Il Lecco ha fatto un buon campionato, ma non mi sarei mai aspettato un esito simile – ammette Bonacina – Sta di fatto che saputo la data della trasferta, ho deciso di acquistare un biglietto per la partita di ieri sera. Così, sabato, alle 5 del mattino, sono andato al Rigamonti Ceppi, ho fatto una foto alla bici, poi ho preso il treno per San Benedetto. Da qui, in due tappe, ho pedalato fino a Foggia. E pensare che settimana scorsa ero già qui, in Puglia, con mia moglie, per trascorrere qualche giorno di vacanza…”.

Una volta giunto a destinazione per Bonacina non sono mancati i problemi: “Ho preso una bomba d’acqua proprio in zona stadio, che mi ha bagnato anche il cambio. In più non riuscivo a trovare alloggio. L’ho trovato in ‘zona cesarini’: un B&B nel centro storico”.

Stadio Zaccheria Foggia
Lo stadio Zaccheria di Foggia poco prima del match contro il Lecco

Raggiunto di nuovo lo stadio, sempre in bici, Bonacina è stato deviato all’ingresso della curva foggiana. “Ho trovato due poliziotti che mi hanno chiesto cosa facessi lì in bici. Ho raccontato loro la mia storia. Sono rimasti basiti. Ho ‘parcheggiato’ e poi mi hanno scortato fino al settore ospiti, dove ho raggiunto gli amici lecchesi. A fine gara hanno fatto altrettanto, scortandomi dalla parte opposta dello stadio, dove ho recuperato la bicicletta e prima di salutarmi i due gentilissimi poliziotti hanno voluto fare una foto ricordo”.

Sugli spalti Bonacina non si è risparmiato: “Ho fatto l’ultrà. Mi hanno fatto correre su e giù per le gradinate, e mi hanno fatto cantare per tutta la partita. Stamattina avevo la gambe che mi facevano male, peggio che andare in bici!”.

Franco Bonacina
Franco Bonacina con la “scorta”

Inutile dire che il signor Bonacina ha apprezzato la prestazione dei blucelesti: “Il Lecco continua a meravigliarmi. E’ un bel gruppo. I ragazzi in campo danno l’anima. Si vede che hanno voglia e tengono alla maglia. Mister Foschi sta facendo un ottimo lavoro e prima ancora di essere un bravo allenatore lo reputo un gran signore”.

Restando sempre nel solco della gara di ieri sera, Bonacina plaude i suoi due beniamini: l’estremo difensore Melgrati e Lepore. “Hanno fatto una prestazione superba e Lepore è stato autore di un gol incredibile”.

Poi Bonacina smorza l’entusiasmo: “Meglio non esaltarsi troppo. C’è ancora una partita”.
E quando gli chiediamo un parere sul Lecco in B, risponde secco: “Non voglio pensarci”. L’unica certezza è che domenica sugli spalti del Rigamonti Ceppi non mancherà per incitare come a Foggia i blucelesti: Forza Lecco Alè!

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