Lecco. Grande partecipazione alla serata benefica promossa da Emergency

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Una foto delle passate edizioni della cena
Una foto delle passate edizioni della cena

Sono stati raccolti oltre 600 euro per sostenere la Nave “Life Support” e gli ospedali di Emergency

Presente anche la dottoressa Nicoletta Erba, ematologa che presta la sua opera in Sudan

LECCO – L’associazione umanitaria italiana Emergency della sezione Lecco e Merate, ha organizzato l’iniziativa dal titolo “100 Cene 2024” in un ristorante lecchese, per sostenere la propria attività. Serata benefica, quella del 10 aprile, per finanziare la fornitura di pasti gratuiti negli ospedali Emergency in Africa, in Asia e sulla nave “Life Support”.

Giunta alla decima edizione, l’iniziativa “100 Cene” ha voluto porre l’accento sul concetto di “cura” inteso a trecentosessanta gradi: dall’assistenza medico-sanitaria ai pasti gratuiti, garantiti ai pazienti e ai parenti accompagnatori negli ospedali di Emergency e ai migranti salvati dalla nave “Life Support”.

Elisabetta Oggioni, storica volontaria del gruppo Emergency Lecco e Merate, ha espresso la propria soddisfazione per l’esito della serata: “Siamo felicissimi della risposta dei nostri sostenitori e dei cittadini di Lecco, la grande partecipazione all’evento dimostra che la solidarietà e l’attenzione verso il prossimo sono valori caratterizzanti della nostra città“.

Patrizia Cattaneo, della “Taverna ai Poggi”, locale dove è avvenuta la cena, ha spiegato “Siamo disponibili ad aiutare come possiamo le associazioni come Emergency nelle loro attività di raccolta fondi“.

Tra i presenti alla serata c’era anche la dottoressa Nicoletta Erba, nota ematologa lecchese che da oltre cinque anni presta la sua opera presso il Centro Cardiochirurgico “Salam Center” di Khartoum, in Sudan. La dottoressa Erba, che è in attesa di ripartire per una nuova missione, ha richiamato l’attenzione di tutti sulla difficoltà di garantire la continuità delle cure in un Paese che da un anno è dilaniato dalla guerra civile.

“Sono state aperte cliniche satelliti in aree meno coinvolte dal conflitto per raggiungere i pazienti sfollati. Sono stati potenziati gli strumenti di comunicazione, soprattutto attraverso internet – ha continuato l’ematologa di Emergency – Ciononostante, dall’inizio della guerra abbiamo perso il contatto con più di 1.000 malati, circa un quinto del totale, ed è anche venuta meno la possibilità di fornire farmaci e test gratuiti. In cuor mio è sempre viva la speranza che il conflitto finisca presto e che, passo dopo passo, si possa ritornare ai tempi di pace che sono un prerequisito per fare una medicina di eccellenza e per tutti”.

Infine, la presidentessa dell’Anpi Lecco Città, Patrizia Milani, intervenuta alla cena insieme ad altri iscritti della nota associazione partigiani, ha ricordato la figura di Gino Strada: “Un uomo al servizio dell’umanità, nemico della guerra e della sua inumana insensatezza. Gino Strada faceva della fratellanza e dell’impegno per i diritti umani una missione civile, una pratica quotidiana. Era un antifascista convinto, coerente e intransigente”.

Tra Anpi ed Emergency a Lecco si è instaurata da tempo una collaborazione sinergica. Le due associazioni sono presenti alla “Tavola Lecchese per la Pace”, a dimostrazione di una condivisione di valori e obiettivi comuni da raggiungere.

Il prossimo appuntamento con Emergency, a Lecco, è già in programma per la “Giornata mondiale del rifugiato“, il 20 giugno prossimo. Nel cortile del Comune ci sarà una mostra sulla “Life Support”, durante la quale sarà possibile, con l’ausilio di visori 3D, salire virtualmente sulla nave e assistere a una missione di soccorso in mare.