Il sindacato chiede con forza che venga fatta luce sulla vicenda del lavoratore aggredito
Davide Canto: “Nessuno si assume le proprie responsabilità. Abbiamo chiesto alla Prefettura di convocare un tavolo”
LECCO – Un lavoratore alle dipendenze di Econord Spa è stato aggredito lo scorso venerdì 28 febbraio da un superiore nell’impianto di Lecco. Il lavoratore ha sporto regolare denuncia e stamattina l’Unione Sindacale di Base di Bergamo ha organizzato un presidio davanti alla sede di Corso Promesso Sposi, a cui ha partecipato anche una rappresentanza di Rifondazione Comunista.
“L’aggressione non è un evento improvviso e isolato – ha detto Davide Canto dell’Usb – da mesi stiamo denunciando all’azienda e al comune di Lecco il comportamento scorretto perpetrato da questa persona ai danni di tutti i lavoratori. L’ultimo incontro con la dirigenza aziendale si è svolto solo qualche settimana fa e il direttore ci aveva garantito che si sarebbe informato sul clima presente nel proprio impianto. Clima che i lavoratori respirano quotidianamente. Clima costituito da insulti costanti, minacce e un trattamento disumano. La situazione si sarebbe dovuta risolvere senza lasciare un lavoratore con quattro giorni di prognosi”.

Il sindacalista ha anche riferito di danneggiamenti continui alla bacheca sindacale e pressioni psicologiche ai lavoratori iscritti al sindacato: “Ci sarebbe piaciuto avere la solidarietà degli altri sindacati che dovrebbero difendere i lavoratori ma che oggi al presidio purtroppo non si sono visti – ha aggiunto Cantore -. Come Usb supporteremo il lavoratore sul fronte legale, ma la cosa più grave è che a distanza di giorni l’azienda non ha mai chiamato il lavoratore per sapere cosa è successo, anzi gli ha mandato una lettera di richiamo”.

Sindacato che ha invocato anche l’intervento di Silea e del Comune che da mesi vengono informati sulla situazione che i lavoratori stanno vivendo: “Abbiamo tutte le Pec inviate, ma abbiamo ricevuto solo silenzi. Qui c’è qualcosa che non funziona perché difronte a ciò che sta accadendo nessuno si sta assumendo le proprie responsabilità”.

“Il comportamento antisindacale descritto è figlio di una maledetta politica di appalti e subappalti al ribasso che noi stiamo contestando da tempo – ha detto Fabrizio Baggi segretario regionale di Rifondazione Comunista -. Qui c’è Silea, partecipata dei comuni della provincia, che prende l’appalto della gestione dei rifiuti, che poi subappalta a Econord. Credo sia un suicidio che il comune non si preoccupi del tipo di contratti applicati, delle condizioni di lavoro, ma soprattutto che non si sia mosso davanti a questa situazione. Con questo sistema, poi, non si fa altro che alimentare il precariato”.

Lorenzo Lunardi, segretario di Rifondazione Comunista Lecco, ha sottolineato l’assenza dell’amministrazione comunale al presidio di oggi: “E’ una vergogna che nessuno sia venuto qui oggi, anche solo per capire cosa è successo e come è la situazione”.

L’Usb ha chiesto alla Prefettura di convocare un tavolo dove siano invitati tutti i soggetti coinvolti: “Quello di oggi non è un presidio fine a se stesso, ma se non riceveremo le risposte che da tempo chiediamo organizzeremo presto altre iniziative” ha concluso Canto.

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