Rischio idrogeologico, in arrivo per la Lombardia 74 milioni di euro

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Pietro Foroni
L'assessore regionale Pietro Foroni

I fondi stanziati per 122 interventi a difesa del suolo lombardo

“Serviranno per operare nei Comuni delle province maggiormente interessate da episodi calamitosi durante gli anni 2020 e 2021”

LECCO – In arrivo dal Pnrr 74 milioni di euro per 122 interventi contro il rischio idrogeologico e a difesa del suolo in Lombardia: ecco quanto prevede l’accordo stipulato tra il Dipartimento di Protezione civile e Regione Lombardia, approvato nell’odierna seduta di Giunta, su proposta dell’Assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, provvedimento relativo alle misure necessarie a seguito degli eventi calamitosi del 2019, 2020 e 2021.

Gli interventi riguardano l’intera area Lombarda, dove gli eventi emergenziali si sono verificati a giugno-agosto 2019 nel territorio delle province di Lecco, Brescia e Sondrio, il 2-5 ottobre 2020 nel territorio delle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Pavia, Sondrio e Varese, e il 3-8 agosto 2021 nelle province di Como, Sondrio e Varese. Nel dettaglio a Lecco e Pavia 2 interventi, a Bergamo 16 interventi, a Brescia 7 interventi, a Como 53 interventi, a Sondrio 34 interventi e a Varese 8 interventi.

“Diverse operazioni di ripristino dei corsi d’acqua e di difesa di suolo erano rimasti in sospeso per esaurimento delle risorse – ha spiegato Foroni -. Il Dipartimento di Protezione civile ha finalmente reperito, con risorse dal Pnrr e grazie al costante impegno di Regione, ulteriori fondi. Questi serviranno a garantire la realizzazione di 122 nuovi interventi, nei Comuni delle province maggiormente interessate dagli episodi del 2020 e 2021, tra cui quelli in provincia di Como”.

Ha poi concluso: “Grazie a questa misura proseguirà il lavoro di mitigazione del rischio idrogeologico portato avanti da Regione Lombardia; l’istituzione regionale, a livello di difesa di suolo, durante questi cinque anni ha messo a disposizione fondi propri per oltre 400 milioni di euro. Ora, anche lo Stato sta finalmente facendo la sua parte“.