Rsa, crisi e rette da pagare. La preoccupazione del sindacato dei pensionati Cgil

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Pinuccia Cogliardi
Pinuccia Cogliardi

La lettera di Giuseppina Cogliardi, segretario generale del sindacato Spi Cgil Lecco

La crisi economica e il peso delle rette delle Rsa, nuovi ingressi e visite dei parenti

LECCO – “Come Spi, il sindacato pensionati della Cgil, continuiamo a seguire con attenzione e preoccupazione la situazione delle numerose Rsa della provincia di Lecco. Nel nostro territorio abbiamo ben 24 strutture accreditate per un totale di circa 2.100 ospiti.
Sappiamo che al momento ci sono numerosi posti non occupati per due cause: i decessi avvenuti durante l’emergenza Covid e le modalità di ingresso rallentate dalle procedure di sicurezza previste dall’ultima delibera regionale.

Di contro, però, gli ultimi dati ci parlano di più di cinquemila persone in lista d’attesa. A tutto ciò si associa un secondo aspetto che riguarda la tenuta economica di queste strutture, che in questi mesi hanno avuto minori entrate e maggiori oneri gestionali dovuti all’emergenza sanitaria.

La nostra preoccupazione, che stiamo dichiarando ormai da tempo, è che le conseguenze di questa situazione vadano a ricadere sugli ospiti e sulle loro famiglie attraverso l’aumento delle rette.

In molti casi il pagamento della degenza nella Rsa è un costo pesante da sopportare per gli ospiti e per le loro famiglie. Adesso lo è ancora di più in un contesto di crisi economica e di precarietà come quello che stiamo vivendo.

Purtroppo la nostra preoccupazione non è vana: al momento abbiamo notizie di un aumento importante della retta nella struttura Casa Famiglia di Olgiate Molgora dove abbiamo chiesto un incontro con la direzione, insieme a Cgil, Cisl, Uil confederali e alle relative categorie dei pensionati.

Stiamo monitorando la situazione in tutte le Rsa della provincia. Ma in questo contesto diventa oltre modo importante che intervenga Regione Lombardia per dare risposte e garanzie agli enti gestori e alle famiglie.

Occorre una presa d’atto della sofferenza economica determinata dal Covid, che si è tradotta in minori entrate e maggiori oneri gestionali, ed è necessario che si individuino dei meccanismi di compensazione.

Al momento i nuovi ingressi in struttura prevedono tempi lunghi e modalità complesse, un aggiornamento della delibera regionale potrebbe prevedere meccanismi di ingresso più agili, fermo restando la sicurezza degli ospiti, delle lavoratrici e dei lavoratori.
Anche la regolamentazione delle visite ai parenti richiede nuove decisioni.

È necessario, inoltre, predisporre un piano di emergenza da utilizzare nel caso si ripresenti la pandemia: occorre programmare per tempo modalità efficienti di controllo e prevenzione rivolti al personale e agli ospiti, per tutelare la salute di tutte le persone.
Concludo rinnovando l’appello agli enti gestori delle Rsa a non intervenire con aumenti sulle rette, nella consapevolezza che altre soluzioni si possono trovare”.

Giuseppina Cogliardi
Segretario generale Spi Cgil Lecco