Il corteo partirà alle 9 da Largo Caleotto e raggiungerà Piazza Diaz
Lo sciopero generale è stato indetto per chiedere risposte urgenti su temi cruciali come lavoro, pensioni e servizi essenziali
LECCO – Cgil e Uil tornano in piazza per difendere il futuro di lavoratori, pensionati e servizi essensiali. A illustrare le motivazioni dello sciopero generale del 29 novembre sono stati il Segretario Generale della Cgil, Diego Riva, e quello della Uil, Dario Esposito. Così, Riva ed Esposito descrivono lo scenario della provincia di Lecco: “Lecco, da sempre una provincia dinamica e votata al lavoro, è il contesto in cui, fino a qualche anno fa, la manovra di bilancio avrebbe avuto un impatto significativo. Oggi, invece, assistiamo a un quadro profondamente cambiato, con la manovra appena arrivata in Parlamento per il consueto iter legislativo”.
“Il quadro complessivo è profondamente cambiato. Oggi assistiamo a una grave crisi occupazionale nel settore privato, con un ricorso sempre più frequente alla Cassa Integrazione – commentano Riva e Esposito -. Inoltre, c’è una crescente difficoltà di attrarre personale nel settore pubblico (sanità, scuola, enti locali, pubblica amministrazione), con numerosi concorsi andati deserti, a causa delle difficoltà nel sostenere i costi della vita sul Lario. A tutto ciò si aggiunge una corsa alla sopravvivenza per la popolazione anziana, che fa i conti con un’inflazione a due cifre”.
Il 29 novembre, Cgil Lecco e Uil Lario chiedono al Governo di definire delle priorità chiare e di rispondere a interrogativi cruciali: se il sostegno alle persone anziane, il futuro industriale del tessuto produttivo (con particolare attenzione ai settori metalmeccanico e gommaplastica), la sicurezza sul lavoro (soprattutto nei cantieri edili, dove continuano a verificarsi morti) e i servizi essenziali per i cittadini (sanità e scuola in primis) siano considerati esigenze urgenti non solo per la popolazione, ma anche per chi ricopre responsabilità di Governo.
Lo sciopero è stato indetto con l’invito a partecipare e a scendere in piazza, in una giornata che ridia alle persone il diritto di sentirsi rappresentate nelle loro esigenze e difficoltà.
Il Segretario Generale della Cgil Lecco, Diego Riva, commenta: “Questa Legge di Bilancio è stata elaborata senza un adeguato confronto con le Organizzazioni Sindacali. Anche l’incontro, tardivo, avuto con il Governo lunedì 11 novembre non ha prodotto risultati concreti, poiché non c’è stato alcun segnale di apertura da parte dell’esecutivo. A questo punto, l’unica strada percorribile è lo sciopero generale”.
Inoltre, aggiunge: “Con questa mobilitazione, vogliamo chiedere al Governo di adottare i provvedimenti necessari in materia di lavoro, fisco, sicurezza, previdenza, sanità e politiche industriali, al fine di ridurre le disuguaglianze nel Paese. Torniamo in piazza per difendere lavoratori e pensionati da una manovra che rischia di causare un impoverimento salariale e previdenziale e un progressivo smantellamento dei diritti sociali”.
“Di fronte ad una manovra come questa – sottolinea Dario Esposito – che porterà maggiore cassa integrazione e rincorse ad arrivare alla fine del mese non si poteva non indire uno sciopero. Fra la retorica del va tutto bene e lo sguardo al Paese Reale, il sindacato non può scegliere la strada comoda. Il 29 chiederemo al Governo di dare risposte sui lavoratori impegnati nell’automotive, su una sanità su cui sta disinvestendo, sul personale scolastico che meriterebbe maggior attenzione“.
Infine, il Coordinatore Uil Lario commenta le pensioni: “Le pensioni oggi presentano età di accesso ormai troppo elevate e importi che non sono più adeguati ai costi della vita”.