Via libera dal Ministero per le vaccinazioni anti-Covid nelle farmacie ma i tempi non saranno brevi
Prima la formazione poi l’allestimento delle farmacie. Un percorso complicato
LECCO – In una vicina regione, la Liguria, già da qualche giorno si stanno sperimentando le vaccinazioni in farmacia, da noi questa opportunità potrebbe arrivare a maggio inoltrato, quando anziani e soggetti più fragili dovrebbero già essere stati vaccinati.
Lunedì è stato siglato l’accordo tra il Ministero della Salute e Regioni con le associazioni dei farmacisti sul protocollo che questi ultimi dovranno seguire per poter effettuare le vaccinazioni e giovedì il ministro Roberto Speranza è intervenuto sul tema durante l’assemblea nazionale di Federfarma.
“Dopo questo accordo ci sono diversi gradini da percorrere e il primo passo ora è concludere la formazione – spiega il presidente provinciale dell’associazione, il dott. Andrea Braguti – una prima parte è già stata svolta, un secondo modulo on line è previsto per la metà di aprile che dovrà essere frequentato e terminato. E’ necessario anche effettuare una ricognizione delle strutture dal punto di vista logistico e igienico, poi il rifornimento dei vaccini. Ad oggi non è ancora possibile pensare ad una data certa, è probabile occorra ancora un mese e mezzo prima che si possa effettivamente partire con le vaccinazioni”.
Al di la della buona volontà dei farmacisti, non sono poche le complessità da superare: “Il protocollo è un documento di 25 pagine – spiega il dott. Braguti – oltre alla formazione, necessaria per effettuare le vaccinazioni, bisognerà allestire a dovere le farmacie, è possibile che solo in alcune ci sia effettivamente la possibilità di farlo. Come nei centri vaccinali, è necessario predisporre un punto dove poter attendere dopo la vaccinazione il tempo necessario per la sorveglianza sanitaria. Anche dal punto di vista degli orari, è probabile che molti si organizzeranno per effettuare questo servizio durante gli orari di chiusura”.
E’ possibile quindi che si possa inoculare una decina di vaccini al giorno per farmacia. Inoltre – conclude Braguti – dopo aver concluso la formazione, si dovrà svolgere un tutoraggio con un operatore sanitario abilitato alle vaccinazioni. Tempi tecnici che difficilmente vedranno le farmacie operative a breve”.