Il Comune registra +14% di presenze e un contestuale aumento delle strutture ricettive (salgono a 271)
Il sindaco Festorazzi richiama gli host: “Accogliere significa accompagnare, non solo consegnare le chiavi”
PERLEDO – Una stagione turistica che cresce nei numeri, ma che allo stesso tempo invita a una riflessione profonda sulla qualità dell’accoglienza. È questo il quadro emerso durante l’incontro tra il Comune di Perledo, operatori, host, associazioni e stakeholder per analizzare insieme i dati dei flussi turistici 2025.
A risaltare più di tutti è il +14% di presenze, con 79.477 pernottamenti registrati contro i 69.948 dell’anno precedente. Crescita che segue di pari passo le strutture (+12%), arrivate alla cifra record di 271 alloggi attivi.
I numeri non sorprendono il vicesindaco Mauro Gumina, che parla di “un risultato che conferma la salute del nostro territorio e la sua forte attrattività internazionale”. L’Italia, infatti, si ferma al 2,44% di presenze, mentre gli stranieri dominano, su tutti gli americani (16,72%, anche se rispetto allo scorso anno sono in calo), poi francesi in forte crescita (14,38%), tedeschi (12,33%) e britannici all’11,7%.
Perledo, dunque, piace a chi arriva da lontano. E piace soprattutto a giovani (35% tra i 19 e i 33 anni), donne (54%), famiglie e gruppi: solo il 12% dei viaggiatori che giunge nel paese sul lago è single. La permanenza media però cala leggermente, da 3,49 a 3,27 notti. “I numeri della stagione 2025 sono sicuramente importanti, ma bisogna tenere conto che parallelamente si è avuto un aumento delle case vacanze e un calo dei pernottamenti. Ciò significa che gli alloggi non sono stati riempiti completamente”, riassume il sindaco Fabio Festorazzi.
Festorazzi: “Gli host devono fare la loro parte. Non basta incassare”
C’è poi un’importante criticità da tenere a mente, espressa con franchezza proprio da Festorazzi. Secondo lui, troppi host si limitano a incassare, senza curare la parte più importante dell’accoglienza: “Molti non comunicano ai turisti i servizi disponibili, a partire dai trasporti – spiega –. In tanti arrivano senza sapere dove mangiare, quali eventi ci siano, quali percorsi scegliere. Alcuni neppure guardano in faccia l’ospite: check-in e via. Ma così si danneggia il territorio e anche l’attività. Un turista che non si sente accolto, non torna”. Il sindaco parla chiaro: “Il contatto umano è essenziale. I turisti devono sapere dove sono, capire il territorio, viverlo. E questo dipende da chi li ospita. Inoltre, diversi gestori fanno male la raccolta rifiuti”. “Sono questioni semplici da risolvere – puntualizza il primo cittadino – proprio per questo è ancora più importante affrontarle”. Ciliegina sulla torta, il sindaco ha sottolineato la scarsa partecipazione alla serata sempre da parte degli host.
Tra i temi discussi, anche la mobilità: il collegamento estivo con Varenna Express, realizzato dal Comune di Varenna insieme all’agenzia “I Viaggi del Tivano” per sopperire al blocco estivo dei treni, ha avuto buoni risultati. Prevedeva complessivamente quattro viaggi (andata e ritorno) dalla Stazione Centrale di Milano fino a Varenna/ Perledo. Il servizio ha semplificato gli spostamenti, tanto che si sta valutando la possibilità di riproporlo, magari facendolo partire da Malpensa. Per non dimenticare il Night Bus, che ha contato numeri importanti già prima del termine della stagione: “A fare i conteggi è l’autista, al momento non abbiamo altri sistemi per rilevare le presenze”.
Tra le idee per il prossimo anno anche l’introduzione di targhette uniformi per tutte le case vacanza con codice CIN e QR Code che rimanda alla Perledo Tourist App, così da rendere immediatamente riconoscibili le strutture e segnalare la disponibilità dell’app ai turisti.
Il 2025 è stato un anno positivo, ma non privo di segnali da considerare: “Si parla di turismo destagionalizzato ma gli operatori hanno notato meno movimento nei primi mesi dell’anno, e da metà ottobre si è verificato un crollo di presenze – continua il sindaco -. Bene invece sul fronte rifiuti: qualche episodio di abbandono c’è ancora ma meno rispetto all’anno passato. Elevare parecchie sanzioni è servito, ma bisogna continuare a mantenere alta l’attenzione”.
Alla fine, il messaggio che arriva dal Comune è chiaro: Perledo sta bene, ma può stare molto meglio. Numeri in crescita, interesse internazionale e una reputazione che continua a rafforzarsi. Ma la vera sfida riguarda la qualità dell’accoglienza: una partita che si gioca nelle case, nei check-in, nella capacità di orientare il turista.

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