Dopo l’addio, poche settimane fa del dottor Eloulimy anche la dottoressa Mozzanica lascerà l’incarico in città
Il sindaco corre ai ripari mettendo a disposizione un locale all’interno del centro anziani per i medici di medicina generale. “Un’offerta in più oltre alla medicina di gruppo”
MERATE – Altri 1.400 pazienti senza medico di base. Ha fatto capolino anche in Consiglio comunale ieri sera, lunedì, la vicenda della carenza dei medici di medicina generale, problema che tocca sempre più Comuni in tutta la Lombardia.
Nella parte iniziale della seduta consiliare, riservata alle comunicazioni iniziali, il sindaco Massimo Panzeri ha riferito della comunicazione ricevuta da Ats Brianza settimana scorsa in merito alla cessazione del rapporto di lavoro, a partire dal prossimo 1° luglio, della dottoressa Emanuela Mozzanica che ha deciso di lasciare l’incarico in città per motivi personali.
Un addio che si somma a quello, registrato alcune settimane fa, da parte di un altro medico di base, il dottor Aiman Hamed Abdou Eloulimy. “Ci troviamo in una situazione oggettivamente critica con oltre 3mila pazienti senza medico di riferimento” ha sottolineato il primo cittadino, ricordando la mozione approvata proprio dall’aula in merito al problema della carenza dei medici di medicina generale.
Panzeri ha voluto evidenziare anche la creazione del gruppo di medicina di base a Villa Confalonieri “grazie al quale due giovani dottori hanno scelto di prendere servizio proprio a Merate” e la disponibilità dell’amministrazione comunale di trasformare in ambulatorio un locale del centro anziani Regina Teodolinda qualora ci fosse un problema con il reperimento di locali dove svolgere la professione di medico di medicina generale. “E’ una soluzione che avevamo prospettato al dottor Eloulimy quando ci aveva fatto presente l’aumento del costo dell’ambulatorio in via Pascoli. La nostra offerta di un locale in piazza don Minzoni però non ha trovato seguito visto che il medico ha deciso di lasciare comunque la nostra città”.
Panzeri si è detto consapevole del disagio creato alla cittadinanza: “Per questo manterremo valida l’opzione di offrire un locale come ambulatorio e riteniamo che l’aver costituito la medicina di gruppo sia un valore aggiunto. Di più, però, non possiamo fare”.
Il capogruppo di minoranza Aldo Castelli ha apprezzato l’impegno relativo all’ambulatorio ma ha anche chiesto con forza di mantenere alta l’attenzione con Ats sul fronte della mancanza dei medici di medicina generale.
“Gli ambulatori di medici temporanei (Amt) non possono sostituirsi al medico di famiglia – ha fatto eco la consigliera Patrizia Riva – perché viene meno proprio la presa in carico del paziente Rivolgersi alla guardia medica comporta inevitabilmente ricorrere sempre di più agli specialisti e quindi, in ultima istanza, al privato oppure al Pronto Soccorso. Dobbiamo bloccare questo meccanismo il più velocemente possibile”.
Anche la consigliera di maggioranza Norma Maggioni è intervenuta nel dibattito parlando del gran disagio vissuto da chi deve rivolgersi agli uffici della guardia medica al posto del proprio medico di base.