L’azienda ha comunicato al Comune l’impossibilità di proseguire con l’intervento di realizzazione del polo d’emergenza
I lavori erano già fermi da un po’. Ora bisognerà correre per assegnare l’intervento di completamento della struttura
MERATE – Che i lavori fossero fermi da tempo era un fatto sotto gli occhi di tutti. La conferma che qualcosa non stava procedendo, purtroppo, per il verso giusto è arrivata nei giorni scorsi quando la Giunta ha deliberato la rescissione del contratto con la ditta vincitrice dell’appalto per la realizzazione del centro unico per le emergenze in via Degli Alpini.
Già diverse settimane fa il sindaco Massimo Panzeri aveva manifestato una certa preoccupazione in merito alle difficoltà economiche registrate dall’impresa che aveva lamentato l’aumento dei costi delle materie prime e tempi sempre più lunghi per l’approvvigionamento dei materiali.
Una situazione difficile che è arrivata poi, purtroppo, a un punto di non ritorno con l’azienda bloccata nei lavori da molte, troppe, settimane. Invitata a fornire spiegazioni in merito all’assenza delle maestranze in via degli Alpini, l’impresa aveva comunicato alla direzione lavori delle difficoltà economiche, informando anche l’amministrazione comunale della situazione. Pochi, pressochè nulli però i margini di trattativa, visto che il Comune era già in regola con i pagamenti, compresi quelli relativi agli avanzamenti dei lavori.
“Abbiamo quindi chiesto rassicurazioni formali all’impresa in merito alla possibilità di poter continuare l’intervento” precisa il sindaco Panzeri, che in qualità di delegato ai Lavori pubblici sta seguendo in prima persona l’intervento.
La risposta è stata negativa e ha portato alla rescissione del contratto. “Ci dispiace molto per questa situazione: è un vero peccato” continua il primo cittadino che lo scorso fine settimana ha informato dello status quo i responsabili della caserma dei Vigili del Fuoco di Merate in occasione del Fire Party.
Una “grana” non da poco per il cantiere del centro unico delle emergenze con i lavori rimasti praticamente a metà. Se infatti è ormai ben visibile lo scheletro della struttura che dovrà ospitare l’ampliamento della caserma dei Vigili del Fuoco (a servizio di ben 26 Comuni), la sede del Com, centro operativo misto in cui sono ricompresi 13 Comuni e della Protezione civile di Merate, restano tutti da svolgere gli interventi interni con riferimento in particolar modo agli impianti.
“Sarebbe stato bello non incontrare intoppi lungo il percorso, ma nulla è compromesso. Da parte nostra assicuriamo però l’impegno a ripartire il prima possibile per completare il più velocemente possibile il polo d’emergenza” rimarca Panzeri che spera di riuscire a vedere concluso l’intervento prima della fine del suo mandato amministrativo (primavera 2024).
A complicare ulteriormente la situazione il fatto che alla gara aveva partecipato un’unica ditta: l’amministrazione comunale non potrà quindi bussare alla porta dei secondi classificati per chiedere di continuare e completare l’opera.
“Dovremo procedere con una nuova gara. Sarà necessario stilare prima un nuovo progetto, relativo ai lavori da completare e poi riassegnare l’incarico. Contiamo però di poter procedere direttamente con il nostro ufficio tecnico con una gara a inviti così da accelerare le tempistiche”.
L’obiettivo è quello di non perdere tempo in modo che il cantiere non resti fermo al palo per troppi mesi. L’amministrazione comunale aveva qualche mese fa ottenuto una proroga sulla consegna dei lavori dalla Regione, che, riconoscendo la bontà del progetto di carattere sovracomunale, aveva stanziato un corposo contributo, pari a 600mila euro, per la realizzazione del centro unico dell’emergenze sottoscrivendo con il Comune un accordo locale semplificato. Un accordo che, molto probabilmente, dovrà essere a sua volta rivisto, comportando un ulteriore allungamento del cronoprogramma.