Airuno entra nel Parco del Curone: in consiglio la “storica” decisione

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L’adesione al Parco del Curone del Comune di Airuno verrà formalizzata mercoledì in Consiglio comunale

Nel 2019, appena insediata l’amministrazione Milani, la decisione di uscire dal Plis Monte di Brianza e bloccare il percorso verso il Parco del Curone: ora la formalizzazione del cambio di rotta

AIRUNO – La scelta era nell’aria da tempo e ora diventerà ufficiale. Verrà infatti discussa mercoledì 5 ottobre, durante il consiglio comunale riunito in forma straordinaria, l’adesione del Comune al parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandro Milani ha infatti preso la scelta decisiva, arrivata al termine di un lungo corteggiamento da parte del parco del Curone, iniziato all’indomani della decisione, presa dalla maggioranza poco dopo l’insediamento nel 2019, di uscita dal Plis Monte Brianza e bloccare l’automatismo di ingresso nell’ente sovracomunale con sede a Cascina Butto. Una scelta contestata, non solo dalla minoranza e che aveva infuocato le cronache con assemblee no parco da una parte, alla presenza anche di amministratori del territorio e dall’altra, la nascita anche di un comitato contro l’uscita dal Plis.

Un dibattito che ha poi lasciato spazio a interlocuzioni, sempre più proficue e approfondite, tra gli amministratori airunesi e i referenti del parco del Curone. Incontri e confronti fatti di progetti, idee e proposte per valorizzare l’area boschiva e agricola nella parte alta di Airuno, la stessa da cui provenivano anche le maggiori perplessità circa “l’annessione” al parco. Sono poi seguite anche assemblee con la cittadinanza: una ad Aizurro, roccaforte dei contrari all’adesione la scorsa estate e l’altra in sala consiliare, dove il presidente del Parco del Curone Marco Molgora aveva spiegato nella serata dello scorso dicembre: “Il Parco non si muove contro i Comuni, ma insieme. Credo che di svantaggi con l’ingresso nel parco ce ne siano ben pochi. E lo dimostra che dai 1600 ettari iniziali ora si sia a 2990”.

Considerazioni che hanno convinto l’amministrazione comunale, ferma a ribadire come l’adesione al Parco non comporti un aggravio di burocrazia per la cittadinanza. “Mercoledì sera in consiglio comunale spiegherò passo dopo passo come siamo arrivati a questa decisione finale, frutto della condivisione e del confronto con il parco e con i cittadini” conclude il primo cittadino, rinviando gli approfondimenti alla seduta consiliare.