“Diventare primario è un passo che fa tremare le gambe perchè vuol dire dovere prendere decisioni importanti da solo”
Soddisfatto il direttore generale Paolo Favini: “Un acquisto importante che migliorerà ulteriormente la struttura di chirurgia generale del Mandic”
MERATE – Nel presentarlo il direttore generale dell’Asst di Lecco Paolo Favini ha parlato di un “acquisto importantissimo. E’ giovane e brillante, ma ha già alle spalle un’esperienza chirurgica e organizzativa di tutto rispetto”.
E’ Andrea Costanzi, 51 anni, il nuovo primario dell’unità operativa complessa di chirurgia generale dell’ospedale Mandic di Merate. In servizio prima a Desio e prima ancora all’ospedale Niguarda di Milano, Costanzi ha ricevuto questa mattina, venerdì, il benvenuto dei colleghi primari e di tutta l’azienda socio sanitaria lecchese. “Se sono arrivato qui lo devo ai maestri che ho incontrato lungo la mia strada, alla cui scuola sono cresciuto e mi sono perfezionato – ha esordito- . Non nascondo che il diventare primario è un passo che fa tremare le gambe perché vuol dire dover prendere in prima persona decisioni importanti e fondamentali. Sono convinto però che qui ci sarà la possibilità di lavorare bene in squadra, portando avanti la forte tradizione meratese”.
Allievo di Pugliese all’ospedale Niguarda di Milano
Costanzi ha riconosciuto l’alta preparazione del personale incontrato in questi primi giorni di servizio: dai colleghi medici agli infermieri, passando per gli operatori sanitari. Formato anche all’estero grazie a diverse esperienze importante, ha affinato le sue brillanti capacità tecniche nella chirurgia generale e videolaparoscopica dell’ospedale Niguarda di Milano seguendo gli insegnamenti del professor Raffaele Pugliese e del suo allievo Dario Maggioni, oggi primario dell’Uoc di Chirurgia generale dell’ospedale di Desio.
“Laparoscopic fellow” dal 2007 al 2008 del professor inglese Michael Bailey presso il Royal Surrey Hospital a Guildford (Londra), il neo primario meratese è docente anche all’Advanced international mini invasive surgey (Aims) Academy di Milano.
Attenzione ai pazienti fragili e agli obesi
Interessato alla ricerca clinica in ambito oncologico e funzionale (con riferimento in particolar modo alla chirurgia colo- rettale e alla chirurgia della parete addominale), Costanzi ha sottolineato quelle che saranno le sue attenzioni nei prossimi anni.
“Nel nostro settore, la stragrande maggioranza di pazienti è rappresentata da persone con una certa fragilità, dovuta in principal modo all’età avanzata. Fondamentale è quindi la gestione del malato prima e dopo l’intervento, in modo da cercare di rendere il prima possibile autonomo il paziente”. Non solo, ma un occhio di riguardo verrà riservato ai pazienti obesi, “che arrivano spesso in chirurgia per via di altre patologie. Di fronte alla pandemia dell’obesità bisogna lavorare in sinergia con altri medici, dall’endocrinologo allo psicologo, per affrontare nella sua complessità questa problematica”.
Specializzato anche nella chirurgia dei disastri di parete addominale
Nel curriculum di Costanzi spicca anche l’interesse per la chirurgia dei disastri di parete addominale (ovvero la presenza di ernie dovute a pregressi interventi addominali), trattabile con la tecnica della Posterior Component Separation disponibile in pochi ospedali al mondo.