Ospedale di Merate: la famiglia Crippa dona una colonna endoscopica e un ecografo

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Grazie ai nuovi strumenti sarà possibile migliorare le diagnosi, contribuendo all’attività di screening e alla riduzione delle liste di attesa

Cristiano Crippa: “Un patto tra imprenditori e territorio per migliorare la vita della comunità”

 

MERATE – Una donazione che testimonia, ancora una volta, il profondo legame della famiglia Crippa, proprietaria di Technoprobe, con il territorio. Sono già in funzione nel reparto di Endoscopia digestiva – Gastroentorologia e di Radiologia dell’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate la colonna endoscopica e l’ecografo di ultima generazione donati dalla Fondazione Mariarosa e Giuseppe Crippa all’Asst di Lecco.
Un gesto di generosità importante che permette di potenziare notevolmente le attrezzature diagnostiche in servizio all’ospedale di Merate, rendendolo uno dei pochi centri in Italia dotati di una colonna endoscopica dotata di intelligenza artificiale e di cromoscopia.

Arlando Amato, direttore di endoscopia digestiva e gastroenterologia vicino alla nuova colonna endoscopica

“Grazie a uno strumento come questo potremo migliorare notevolmente il servizio erogato con una diagnostica più precisa e veloce, fondamentale soprattutto nel caso della prevenzione dei  tumori – ha evidenziato Arnaldo Amato, direttore della Endoscopia digestiva e della Gastroenterologia dell’Asst Lecco – . Attraverso l’intelligenza artificiale e la cromoscopia aumentiamo esponenzialmente la nostra capacità di trovare lesioni pre tumorali che sono quelle che se siamo capaci di rilevare, riusciamo poi ad asportare endoscopicamente senza ricorrere al chirurgo. E’ una tecnologia molto importante perché permette di riconoscere subito che tipo di lesioni abbiamo di fronte, indirizzandoci verso una corretta diagnosi e una terapia adeguata. Questo permette anche di ridurre notevolmente il numero di esami inappropriati che vanno a ingolfare il sistema, allungando le famigerate liste di attesa”.

Non solo. Una dotazione tecnologicamente così avanzata permette ai medici in servizio all’Asst Lecco, e in particolare al Mandic, di accedere agli studi internazionali, restando sempre aggiornati e al passo con i tempi. “L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando anche il nostro settore – ha aggiunto Amato -. Partecipare a studi multicentrici ci darà la possibilità di capire quali saranno le evoluzioni e come poter sfruttare al meglio questo strumento fermo restando il ruolo del medico nell’individuare e scegliere la terapia corretta da seguire”.

Il dottor Cesare Morzenti con il nuovo ecografo

Non meno importante la donazione di un ecografo di ultima generazione, progettato in particolar modo per applicazioni muscolo scheletriche, mammarie e pediatriche. “Il nuovo strumento arriva in un momento particolarmente adatto perché va a sostituire un macchinario vecchio che ultimamente ha dato non pochi problemi” ha sottolineato Cesare Morzenti, direttore della Radiologia dell’ospedale di Merate, evidenziando come l’ecografo, di dimensioni più contenute e agevoli rispetto ai suoi predecessori, sia dotato di uno schermo molto più grande e ad alta risoluzione in grado da garantire un ottimo livello di immagini.

Il dg Paolo Favini

Donazioni che quindi contribuiranno, e non poco, a potenziare la qualità delle prestazioni erogate all’ospedale di Merate. “Iniziative come queste danno impulso e soddisfazione al personale che opera in ospedale in un momento storico caratterizzato da un’estrema difficoltà della sanità pubblica. E’ un bel gesto che potrebbe contribuire ad attrarre anche nuovo personale qui a Merate” ha evidenziato Valentina Bettamio, direttrice del presidio, seguita a ruota da Antonio Ardizzoia: “Il nostro è un lavoro di squadra e nella squadra inserisco non solo gli operatori, ma anche la dotazione ambientale. In ospedale non devono mai mancare la passione di chi lavora, il cuore di chi aiuta e la professionalità, supportata da un adeguato sistema tecnologico”.

Cristiano Crippa

Non meno soddisfatto il direttore generale di Asst Lecco Paolo Favini che è andato con la memoria al 2021, anno in cui ha conosciuto la famiglia Crippa per la realizzazione del centro vaccinale di Cernusco. “Come azienda avete messo a disposizione un capannone e del personale per sconfiggere il Covid. Oggi siamo qui ancora insieme con una donazione che potenzia la capacità diagnostica dell’ospedale di Merate per quello che riguarda lo screening del cancro del colon retto. Un potenziamento che va nella direzione del rilancio del reparto di endoscopia dell’ospedale, arricchito dall’arrivo, di recente, di una nuova dottoressa. Siamo profondamente grati alla fondazione Crippa per questa nuova donazione che avrà sicuramente un impatto diretto sulla qualità delle cure che possiamo offrire ai nostri pazienti”.

Quasi imbarazzato dai ringraziamenti ricevuti Cristiano Crippa ha voluto dire grazie, a sua volta, al personale dell’Asst Lecco per il lavoro svolto giorno dopo giorno. “E’ con piacere che la nostra famiglia dà un aiuto alla nostra azienda socio sanitaria , donando strumenti che possono servire a potenziare le attività diagnostiche e terapeutiche. La nostra finalità è dare sostegno e visibilità al lavoro svolto al Mandic in un patto reciproco tra imprenditori e territorio. Pensiamo che fare comunità sia migliorare la vita di ognuno di noi”.