Moria di pesci nel lago di Sartirana, Panzeri: “Va accelerato il progetto di risanamento”

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I volontari della Protezione civile hanno dato il cambio ai vigili del Fuoco con le pompe per ossigenare il lago

Panzeri: “Situazione grave. Necessario individuare interventi a breve, medio e lungo periodo per risanare il lago di Sartirana”

 

MERATE – “Una situazione grave, spiacevole e da cui, purtroppo, non si può tornare indietro. Ora daremo un’accelerata al progetto di risanamento del lago di Sartirana”. C’era anche il sindaco Massimo Panzeri questa mattina, mercoledì, ad assistere alle operazioni di recupero delle carcasse dei pesci, morti nelle acque del lago a causa della mancanza di ossigeno.

Tantissimi i pesci morti riportati a riva dai pescatori

Una situazione che è precipitata nella notte tra lunedì e martedì quando il livello di ossigeno nell’acqua è crollato quasi a zero, facendo morire moltissimi pesci. I primi esemplari sono affiorati sull’acqua nella tarda mattinata di ieri.

Una conta impietosa di carpe, tinche, persici, scardole e boccaloni ancora impossibile da quantificare con precisione, anche se domani, al termine molto probabilmente delle operazioni di pulizia del lago dalle carcasse che si sono annidate intorno al canneto, tutti i pesci morti trasportati da Silea al centro autorizzato per lo smaltimento verranno pesati in modo da riuscire a dare un ordine di grandezza all’ingente moria consumata in questi giorni.

La lunga e dolorosa operazione di conferimento dei pesci morti nei bidoni gialli

Come riferivamo nell’articolo pubblicato in mattinata, l’idrobiologo Alberto Negri ha spiegato, al termine del tour di ispezione sul lago effettuato insieme a Mario Bandiera, vice presidente della Fipsas, che la causa della moria è da imputare alla carenza di ossigeno. “Il perché di questa situazione potrebbe essere spiegato con l’abbondante fioritura di cianobatteri che ha creato diversi squilibri nel lago e un eccesso di fosforo. I temporali degli ultimi giorni non hanno aiutato”.

 

Sempre Negri ha suggerito di effettuare subito un intervento tampone per riossigenare il lago e creare delle isole dove permettere ai pesci sopravvissuti di continuare a vivere. I vigili del Fuoco di Lecco e di Merate hanno così portato due motopompe per immettere acqua nel lago. “Il loro è stato un intervento di urgenza e abbiamo previsto che venga loro dato il cambio dai volontari del nostro gruppo di Protezione civile, che hanno anche delle proprie attrezzature idonee per questo genere di interventi” continua Panzeri.

L’idea è quella di proseguire in questo modo per alcuni giorni, misurando e monitorando la situazione per capirne l’evoluzione. “Convocheremo al più presto il consiglio di gestione della Riserva del lago di Sartirana”.

Le due pompe posizionate dai Vigili del Fuoco di Lecco e di Merate

All’ordine del giorno della prossima riunione del consiglio presieduto dall’assessore Andrea Robbiani ci sarà sicuramente l’accelerazione delle tempistiche per l’approvazione del progetto di risanamento del lago portato avanti proprio dallo stesso Negri, presentato per sommi capi qualche settimana fa in Comune.

Alberto Negri a colloquio con il sindaco Panzeri e i consiglieri comunali presenti questa mattina sul lago di Sartirana

“Il che vuol dire muoversi anche in Regione per capire la disponibilità finanziaria a portare avanti un intervento che comporta il drenaggio del sedime che si è accumulato sul lago in questi anni, bloccando la naturale ossigenazione delle acque”.

Quello che i rilievi già effettuati dall’Arpa nella giornata di ieri hanno escluso è che ci sia stato uno sversamento di qualche liquido o qualche sostanza inquinante. Non sono infatti emerse tracce di inquinanti mentre è emerso il valore bassissimo dell’ossigeno. “Bisognerà individuare che interventi portare avanti per salvare il nostro lago a breve, medio e lungo termine. E’ chiaro che questa è una priorità”.