Previsto l’utilizzo del 30% della capacità degli impianti
Attualmente, salvo modifiche al Dpcm, a partire dal 16 febbraio ci sarà la possibilità di mobilità tra le regioni in zona gialla
LECCO – Tutto è pronto per la riapertura degli impianti da sci a partire dal 15 Febbraio nelle Regioni in zona Gialla.
“Dopo l’approvazione da parte del Comitato Tecnico scientifico (CTS) del Protocollo di sicurezza per la messa in moto degli impianti sciistici, tutto é pronto per far tornare a vivere la montagna e far ripartire la sua economia”.
A dichiararlo in una nota congiunta è Massimo Sertori, assessore alla Montagna della Regione Lombardia, insieme a Daniel Alfreider, vicepresidente Provincia Autonoma di Bolzano, Luigi Giovanni Bertschy, vicepresidente Regione Autonoma Valle d’Aosta, Sergio Bini, assessore al Turismo Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Federico Caner, assessore al Turismo Regione Veneto, Roberto Failoni, assessore al Turismo Provincia Autonoma di Trento, Fabrizio Ricca, assessore allo Sport Regione Piemonte e Daniele D’Amario, assessore al Turismo Regione Abruzzo.
“É molto apprezzabile – continuano – l’impegno messo in campo dagli impiantisti che, a pochi giorni dell’apertura prevista dal CTS per il prossimo 15 febbraio, si sono attrezzati per accogliere i fruitori attraverso misure operative che minimizzeranno i rischi di contagio da Covid, in coerenza con quanto predisposto dal Protocollo proposto dalle Regioni e approvato dal CTS”.
“Tale protocollo, infatti – proseguono gli assessori – prevede ad esempio l’utilizzo del 30% della capacità degli impianti. E’ evidente e comprensibile la voglia di molti cittadini di uscire all’aria aperta dopo un periodo di forti limitazioni e chiusure, ma i protocolli consentiranno tutto questo garantendo sicurezza”.
Stando all’attuale Dpcm, e fatto salvo eventuali modifiche, prevede a partire dal 16 febbraio, la possibilità di mobilità tra le regioni in zona gialla, “ecco che allora gli sciatori amatoriali ancorché in misura limitata potranno essere sia gli abitanti dei comprensori che quelli provenienti da altre regioni in zona gialla”. “Non ci resta – hanno detto in conclusione – che attendere il collaudo che avverrà la prossima settimana”.