Assoluti: ai campionati italiani spiccano gli atleti lecchesi

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Prove Multiple, gli atleti. FOTO: Fidal/Colombo/Fidal

ROVERETO – Sono stati tre giorni a tratti spettacolari quelli che hanno contraddistinto i campionati italiani Assoluti di atletica organizzate dall’ Us. Quercia Trentin grana a Rovereto.

Gare a volte dal risultato scontato altre che invece hanno tenuto gli spettatori col fiato sospeso sino alla fine, una di queste ha riguardato un nostro atleta Giacomo Panizza che nella finale dei 400hs guadagnata dopo il 51”18 delle qualifiche, si fionda sul traguardo agguantando una meritata medaglia d’argento conquistata col tempo di 50”90.

Simone Cairoli
Simone Cairoli – FOTO: Fidal/Colombo/Fidal

Nemmeno il tempo di gioire che sul tabellone luminoso appare squalifica, incredulità tra i tifosi mentre alla TV, Franco Bragagna dai microfoni sentenzia, attenzione la squalifica non è per Panizza ma per Capotosti finanziere vincitore della gara; a questo punto già si gioiva per il titolo ma un altro fuori programma con la squalifica di un altro concorrente e titolo a Leonardo Capotosti delle Fiamme Gialle in 50”17 su Giacomo Panizza Fiamme Oro con 50”90.

Nelle altre giornate si era messo in bella evidenza il decatleta Simone Cairoli di Villaguardia ma che in gara difende i colori manzoniani, per lui lotta sino all’ultimo punto con Michele Calvi del Cs. Esercito per la conquista del titolo delle prove multiple. Dopo due giorni il punteggio premia il campione italiano uscente Michele Calvi che con 7492 punti si riconferma, per Simone la gioia della medaglia d’argento e del nuovo primato personale di 7322 punti che rappresentano anche il nuovo primato sociale e provinciale che già gli appartenevano.

Sfiora il podio la dottoressa Elena Maria Bonfanti, per lei vittoria in batteria dei 400m corsi in 53”20 e 4° posto nella finale conclusiva che ha visto la finanziera Libania Grenot alla miglior prestazione europea dell’anno con 50”55; per la lecchese il cronometro si ferma su 52”72 a soli 25 centesimi dall’argento.

Finalisti nelle rispettive gare Michele Longhi nel salto in alto, per lui 2,06m in qualifica mentre nella finale arriva un 12° posto con 1,99m e tre errori alla quota successiva di 2,05m Nicolò Rumi nel salto con l’asta si qualifica saltando 4,60m alla prima prova e nella successiva finale con 4,70m.

Dennis Lovallo si ferma in semifinale dei 110hs, prima corre le batterie in 14”31 e successivamente in 14”34 le semifinali, tempo non sufficiente per la finalissima ma che gli da comunque un ottimo 10° posto complessivo.

Elena Bonfanti
Elena Bonfanti – FOTO: Fidal/Colombo/Fidal

Record sociale per le staffettiste della 4x100m femminile, Silvia Brambilla, Elena Bonfanti, Clarissa Angioletti e Giulia Mazzoleni fermano il cronometro a 47”57 classificandosi al 3° posto nella 3^ serie che vale il 9° posto complessivo delle 4 serie disputate.

Marco Agliati nel triplo sfiora l’accesso in finale ma deve accontentarsi del 13° posto con 14,87m; Mattia Sottocornola in gara sui 1500m corre la prima serie dove con 3’49”78 si piazza al 4° posto, ma nella serie più forte sono sette atleti a far meglio del suo tempo e così il piazzamento finale è l’11° posto col rammarico dell’atleta di essere finito a poco meno di 2” dal podio.

Dalla marcia il 17° posto di Viviana Valsecchi in 53’56” sui 10km e il 25° in 47’32” per Giacomo Viganò, tutti questi atleti hanno difeso i colori sociali dell’Atletica Lecco Colombo Costruzioni,per la Polisportiva libertas Cernuschese in gara Celeste Sfirro nel lancio del giavellotto, per la biancorossa un lancio a 40,96m e accesso garantito per la finale dove con 41,91m si classifica al 9° posto.

 

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Nicolò Rumi – FOTO: Fidal/Colombo/Fidal