La zona di Roma è un enigma, per Cantù addio alle Final Eight

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CANTU’ – La striscia di vittorie consecutive in casa Vitasnella si ferma a due successi, dopo aver perso in casa contro l’Acea Roma dell’ex Dalmonte. Tra gli uomini di Sacripanti si nota solo Stefano Gentile, autore di una buona prova da 17 punti totali, 15 dei quali a cavallo del terzo quarto, quando Cantù rimonta le nove lunghezze di svantaggio accumulate nella frazione precedente.

Cant+¦_Roma-050Pronti via, sono i padroni di casa a passare in vantaggio con il break di 5-0 firmato dalla coppia Jones-Shermadini, prima che Odom aumenti il divario. La risposta romana non si fa attendere, con Gisbon ed Ejim che si iscrivono a referto ed impattano il risultato a quota 10. Cantù torna avanti con il buon lavoro di Buva sotto le plance, e grazie alla bomba di Feldeine (gli unici punti di tutta la sua partita) rimette otto punti tra lei e la Virtus (23-15) ma le bombe di Stipcevic e Triche ne vanificano il principio di fuga, con il quarto che si chiude sul 24-22 a favore dei padroni di casa.

Il secondo quarto comincia con il gioco da tre punti di Bobby Jones che regala il primo vantaggio agli ospiti, i quali rispondono con la tripla del neo entrato Laganà. Roma alza l’intensità, soprattutto in difesa, dove la zona manda in crisi l’attacco canturino, incapace di trovare soluzioni valide che non siano il tiro da fuori. In questo modo la squadra di Dalmonte riesce a scappare fino al più nove (28-37) firmato da Sandri. Jones interrompe l’emoraggia, riportando ossigeno al tabellino canturino ma è l’inchiodata di Ejim a chiudere il primo tempo sul punteggio di 30-39.

In apertura di terzo quarto è Gentile a prendersi le responsabilità della risalita di Cantù, e con cinque punti personali “riapre” la partita. Morgan e Williams danno spettacolo in mezzo al pitturato con una schiacciata per parte, ma è una nuova bomba di Gentile a riavvicinare ulteriormente la sua squadra. Feldeine, freddo come in rare occasioni, sbaglia il sorpasso e Gibson punisce dall’arco la scarsa applicazione difensiva degli uomini di Sacripanti, ora tornati sotto di cinque lunghezze sul 40-45. Il figlio di Nando torna in cattedra nuovamente, e con un parziale personale annulla il gap tra le due squadre, costringendo l’allenatore avversario a chiamare il minuto.

Cant+¦_Roma-154Timeout che riorganizza l’assetto romano, in grado di riprendere in mano la partita grazie a Triche e a Gibson, chiudendo la terza frazione sul 49-51. Un arbitraggio a tratti confusionario e monodirezionale infuoca il Pianella, che esplode al vantaggio canturino dopo due minuti abbondanti in cui nessuna delle due squadre riesce a trovare la via delle retina. Sandri e Morgan riportano avanti Roma, con Sacripanti in totale balia della partita: JDO risponde a Gibson ma Stipcevic, lasciato libero sulla linea dei tre punti, castiga per due volte la difesa biancoblu, e mette sei lunghezze (58-64) tra le due squadre a due minuti dalla fine. Johnson-Odom in coast-to-coast ricuce le distanze ma un caldissimo Bobby Jones infiamma il canestro per ben due volte dalla linea dei 6.75, chiudendo le ostilità sul 60-70 ospite.

Cantù dice così addio alle ultime speranze di agguantare l’ottavo posto in classifica, che sarebbe valso l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia, anche alla luce della vittoria di Varese sul campo di Avellino.

ACQUA VITASNELLA CANTU’ – ACEA ROMA 60-70 (24- 22, 30- 39, 49- 51)

ACQUA VITASNELLA CANTU’: Johnson- Odom 12, Feldeine 3, Abass, Bloise ne, Laganà 3, Jones 5, Shermadini 8, Ukaegbu ne, Hollis, Buva 9, Gentile 17, Williams 3. All. Sacripanti.

ACEA ROMA: Ejim 9, Triche 5, Jones 14, D’Ercole, Sandri 6, De Zeeuw 2, Kushchev ne, Finamore ne, Gibson 19, Stipcevic 11, Morgan 4, Pullazi ne. All. Dalmonte.