Arrampicata. Stagione cruciale per Beatrice Colli, obiettivo Parigi 2024

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Beatrice Colli
Beatrice Colli

Esordio fragoroso per la lecchese nella prime gare italiane

Nella Speed Bea ha fermato il cronometro a 6″95, a soli 5 centesimi dal suo record italiano, poi è arrivata seconda in Coppa Italia Boulder

LECCO – Sarà un 2024 cruciale per Beatrice Colli. La campionessa lecchese di arrampicata sportiva affronterà a maggio e giugno due gare in Cina e Ungheria, le due ultime prove di qualifica per l’Olimpiade di Parigi. 5 posti a disposizione con avversarie fortissime, soprattutto polacche, indonesiane, cinesi, coreane, francesi e tedesche.

È intanto iniziata la stagione delle gare italiane, che rappresentano per Beatrice test e allenamenti mentali. In due settimane, prima nella Speed Bea ha fermato il cronometro a 6″95, a soli 5 centesimi dal suo record italiano, poi è arrivata seconda in Coppa Italia Boulder, una specialità in cui è fortissima e che nel 2024 pratica per allenamento mentale e fisico.

“Ho sempre pensato che Beatrice potrebbe puntare alle prime 20 al mondo anche in Boulder e, finita questa stagione, rifletteremo insieme su come approcciare ad altissimo livello entrambe le specialità. E’ assolutamente possibile dal punto di vista prestativo e di allenamento, servono due strutture a disposizione comode come logistica e una tracciatura dedicata – ha detto l’allenatore Fabio Palma -. Si parlava di una struttura boulder internazionale a Lecco per ospitare anche gare importanti, con quella chiaramente si aprirebbe uno scenario su due fronti Speed e Boulder. Come al solito però i tempi dello sport sono serrati. Una stagione, ma anche un biennio, va programmata con quello che c’è, non con quello che potrebbe arrivare. Lei è l’unica atleta al mondo che potrebbe fare entrambe le gare ad altissimo livello”.

Intanto, però, questo secondo posto in Boulder in Coppa Italia davanti a specialiste che rincorrono la Coppa del Mondo è un bellissimo regalo di serenità: “Siamo focalizzati solo sulla Speed, ovviamente, con durissimi allenamenti tecnici e fisici e il solito grande dispendio mentale. Una semifinale e finale Boulder sono, dal punto di vista mentale, niente rispetto a una gara speed. Mi viene da dire che è molto abituata alle tensioni maggiori… ”

I prossimi due mesi saranno ancora densi di allenamenti e gare test: “Nonostante il freddo anche a gennaio si è allenata alla mezza struttura Speed outdoor del Politecnico. Poi quattro volte alla settimana deve andare a Milano e altrimenti si allena a Lecco. Come qualunque atleta Élite non ci sono domeniche, anche a Natale e Capodanno si è allenata. Il Boulder e la roccia sono per lei i momenti di socialità, meno male che ha questo talento smisurato in qualunque forma di arrampicata altrimenti fare solo Speed e pesistica sarebbe davvero dura, tutte le specialiste e specialisti del mondo devono convivere con il cimento mentale di una disciplina che penso possa essere paragonata al salto in alto come impatto nervoso. È uno spettacolo vederla in allenamento anche per me, tutti i giorni”.

Di solito un atleta o è molto potente e forte o è molto fluido, tecnico ed elegante: “Lei è al top in entrambi gli aspetti. In più è molto profonda come persona, lo si vede e legge dal suo account Instagram. Il 20 aprile sarà a Bellagio ospite di un format Tedtalk, è una speaker superiore – ha concluso Palma -. Abbiamo tanti momenti emotivamente difficili come in tanti binomi sportivi. Posso dire che siamo arrivati dal nulla in un contesto internazionale che, con l’Olimpiade, scaraventa il carattere prima ancora che il fisico a fronteggiare esperienze complete per cui niente, prima, ti può preparare. Né la famiglia né tanto meno la scuola. Come essere catapultati nel mondo del lavoro a guidare un’azienda multinazionale. Ci sono continue questioni da affrontare. Oggi lo sport ad altissimo livello è questo, senza contare che c’è anche tantissima politica…”.