Ciclocross. Samuele Leone racconta l’emozione dell’oro mondiale nella prova Team Relay mixed

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Samuele Leone e gli altri azzurri sul gradino più alto del podio al Mondiale di Fayetteville (Foto UCI)
Samuele Leone e gli altri azzurri sul gradino più alto del podio al Mondiale di Fayetteville (Foto UCI)

Il nibionnese protagonista con la nazionale in Arkansas

“Un risultato che ci riempe d’orgoglio, oltre ogni aspettativa”

NIBIONNO – Forse non la più importante ma sicuramente un’inedita pagina di storia del ciclocross, è quella che la nazionale italiana ha scritto nella prova Team Relay mixed, con la quale venerdì 28 gennaio si è aperto il Mondiale di Fayetteville (Arkansas).

Tra gli azzurri protagonisti del trionfo iridato vi è anche il giovane nibionnese Samuele Leone, che con Lucia Bramati, Silvia Persico e Davide Toneatti, ha saputo dettare la propria legge nella prima storica edizione della staffetta mista.

Foto FCI
Foto FCI

Una prova che è rimasta in dubbio fin quasi allo start, per via delle numerose assenze in tutte le nazionali, dovute a casi di Covid, che hanno portato l’UCI a ridurre il numero di componenti per squadra da sei a quattro (un uomo e una donna Elite, un uomo e una donna Under 23) e che si è poi svolta sulla distanza di quattro giri, dove ogni atleta ha completato una tornata del percorso.

Sette le nazionali in gara: oltre all’Italia, anche Usa e Belgio, rispettivamente secondi e terzi classificati, poi Usa “b”, Canada “a”, Canada “b” e Repubblica Ceca. Ad aprire le danze per gli azzurri è stato proprio Leone, che ha chiuso il suo giro in terza posizione passando poi il testimone alla Persico. La bergamasca è riuscita a fare anche meglio, recuperando una posizione; poi è stata la volta della Bramati che ha ultimato il proprio turno terza, prima che Toneatti finalizzasse splendidamente il lavoro dei propri compagni tagliando per primo la linea del traguardo.

“Un’emozione indescrivibile, difficile da raccontare – queste le parole con cui Leone ha voluto descrivere i momenti vissuti a fine gara. – Siamo andati oltre ogni aspettativa, in partenza solo arrivare sul podio sarebbe stato accolto come un grandissimo risultato. Sappiamo tutti che il Belgio ha una struttura di base più forte della nostra e anche gli Stati Uniti avevano grandissime chances di vittoria. Noi abbiamo inoltre dovuto sopperire all’assenza dell’ultimo minuto di Jakob Dorigoni e di conseguenza gareggiare senza l’uomo Elite. La squadra è stata composta la sera prima e questo probabilmente ci ha dato una motivazione ancor maggiore. Tengo a ringraziare il commissario tecnico Daniele Pontoni e lo staff della nazionale per averci messo nelle migliori condizioni per esprimere tutto il nostro potenziale”.

Foto UCI
Samuele Leone al centro (Foto UCI)

Ma le emozioni per Leone non sono terminate con la gara Relay. Sì perchè il giorno successivo è stata la volta della prova uomini Under 23, che il classe 2001 ha ultimato in tredicesima posizione. “Personalmente sono molto soddisfatto del risultato, l’obiettivo era chiudere tra il quindicesimo e il ventesimo posto. E’ stata una gara molto veloce, il gruppo non si è praticamente mai diviso fino all’attacco portato dai belgi che di fatto è risultato decisivo. Sapere di aver svolto al meglio il mio lavoro è qualcosa che mi riempe d’orgoglio”.

Ora, terminata la stagione di ciclocross, si apre quella di mountain bike. “L’obiettivo è recuperare al meglio e il più velocemente possibile le fatiche del ciclocross e soprattutto di quest’ultima impegnativa trasferta. Voglio sicuramente migliorare le prestazioni degli ultimi anni. A fine febbraio ci saranno le prime gare, l’intento è quello di farmi trovare pronto per gli inizi di marzo” così Leone sul prossimo inizio della stagione di mountain bike.

Samuele Leone in un momento di gara mountain bike
Samuele Leone in un momento di gara mountain bike