Periplo del Lario è fatta! I Falchi completano il giro

Tempo di lettura: 12 minuti

LECCO – Lecconotizie è in diretta con gli atleti dell’Asd Falchi Lecco impegnati nell’impresa di compiere il periplo del Lario, una staffetta no stop di 250 chilometri per 12mila metri di dislivello positivo, partita sabato alle 22 da piazza Cermenati (per la precisione alle 21.55) che si concluderà, sempre nel centro di Lecco, con l’arrivo degli ultimi skyrunner previsto per le 11 circa di domani, domenica 1o giugno (Le foto della gara sono gentilmente concesse dall’Asd Falchi Lecco).

Ore 16.35 – I Falchi entrano trionfanti in piazza Cermenati completando così il periplo del Lario dopo un’avventura durata 1 giorno e mezzo. Nonostante il tempaccio di sabato sera che ha cercato in tutti i modi di far desistere gli atleti lecchesi, con grandine e fulmini che hanno imposto uno stop forzato e un piccolo cambio di tracciato, caparbi i Falchi hanno completato i 250km della staffetta partita venerdì sera alle 21.55.

“Il periplo del Lario è stato compiuto, anche se siamo stati costretti a effettuare una piccola variazione nel pezzo tra Croce e Cernobbio a causa di un forte temporale con i frazionisti Mauro Esposito, Carlo Proserpio acccompagnati da un loro amico costetti a scendere a Lenno e proseguire lungo la SS340 su strada asfaltata – spiega il presidente dei Falchi Riccardo Ghislanzoni – A quel punto abbiamo deciso di sospendere la staffetta per 5 ore ripartendo da Como e dall’itinerario prestabilito alle 7 di domenica”.

Nonostante “l’incidente” di percorso Ghislanzoni e i Falchi hanno dimostrato che il giro montano del Lario si può fare “anche se i sentieri – prosegue il presidente – in alcuni punti non sono segnati benissimo, soprattutto quelli sul versante comasco, infatti, nonostante le prove che abbiamo effettuato in precedenza è stato compiuto qualche errore”.

Poi il presidente non nasconde quello che per oggi rimane un sogno: “Sarebbe bello fare un ultra trail come il Tor des Géants in Valle d’Aosta, ma sappiamo benissimo che è un’impresa nell’impresa visto che l’organizzazione richiede uno sforzo di uomini e di energie anche finanziare notevoli. Servirebbe un sostegno, un’unione di forze e di intenti da parte delle amministrazioni, ma anche da parte di sponsor privati. Per rimanere con i piedi per terra, è utile procedere per passi, cominciando a migliorare la segnaletica esistente e rendere il giro montano del Lario un trekking vero e proprio con tanto di cartine ufficiali, ma anche per questo è necessario coinvolgere e sensibilizzare, Comuni, associazioni sportive e non e Comunità Montane. Solo in questo modo si potrà raggiungere l’obiettivo che a mio avviso porterà benefici per tutti, anche dal punto di vista turistico, perché il giro diventerebbe un’attrattiva turistico-sportiva soprattutto per gli stranieri, da compiersi a tappe oppure in parte”. Ghislanzoni guarda vanti e lo fa meglio di certi amministratori che per lungimiranza non si dimostrano certo dei Falchi (è proprio il caso di dirlo) e così prosegue: “Si tratterebbe di un sentiero ad effetto, che si snoda lungo uno dei laghi più famosi al mondo come del resto lo è il contesto e molte località che lo circondano a partire da Como, Bellagio e Lecco, inoltre il nostro lago per perimetro è il più lungo d’Italia, quindi è evidente che sarebbe un bel volano per il turismo outdoor sempre più in crescita. Con la nostra iniziativa noi volevamo accendere i riflettori su questo progetto ambizioso che tra gli obiettivi aveva anche quello di far conoscerele bellezze del nostro territorio. Per l’anno prossimo speriamo di riuscire a ripeterlo per completarlo integralmente. Concludo sottolineando la grande unità che il nostro gruppo ha dimostrato in questa splendida esperienza, tutti hanno preso la sfida con serietà ed entusiasmo, meglio di così…”.

“Tracciando un bilancio di questa esperienza, tolta la parentesi del maltempo che ci ha costretti a cambiare tabella di marcia direi che è andato tutto bene – così esordisce l’ideatore del periplo del Lario, il Falco Sergio Bernasconi che insieme a due amici di Como ha compiuto la frazione da Lenno a Cernobbio – a livello di gruppo è stata un’esperienza molto importante, quando ci sono stati problemi siamo sempre rimasti in contatto cercando una soluzione condivisa. Da parte mia cercherò di spingere affinché il nostro presidente riproponga la prova il prossimo anno nella speranza di poterla effettuare integralmente” Possiamo quindi battezzarlo “giro Bernasconi?”. “No, no, assolutamente no, questo è e rimane il Giro montano del Lario”.

Il protagonista insieme a Luca Proserpio dell’avventura elettrica, tra fulmini, saette e grandine è stato Mauro Esposito: “Un’esperienza così non l’avevo ancora vissuta in vita mia, ci sono stati momenti davvero critici. Per fortuna abbiamo trovato una baita dove ci siamo potuti riparare aspettando che il temporale passasse, quindi siamo scesi a Lenno e abbiamo proseguito. Quando sei sotto sforzo vai avanti e non ti rendi conto del pericolo, ma quando ci siamo fermati a mente serena, ci siamo accorti della pericolosità e abbiamo saggiamente deciso di aspettare dirottarci più in basso”.

Ore 14.05 – Alessandro Filigura, Gianluca Maggioni e Claudio Pizzagalli alle 12.25 transitano per Brogno e proseguono tutti e tre assieme verso Valbrona. Il loro passaggio è previsto tra poco meno di mezz’ora, alle 14.30.

Ore 10.00 – Nicola Spreafico e Marco Terraneo raggiungono la Colma di Sormano dopo aver avuto non poche difficoltà sul Palanzone divenuto un “sapone” a causa delle forti piogge. Nicola e Marco hanno dato il cambio a Alessandro Filigura, Gianluca Maggioni e Claudio Pizzagalli impegnati nella 14^ tappa e diretti a Brogno . “Se tutto andrà come previsto dopo la variazione di percorso e lo stop forzato a  causa del maltempo, chiuderemo il periplo verso le 16 con l’arrivo in piazza Cermenati”, spiega il presidente dei Falchi Riccardo Ghislanzoni.

Ore 07.00 – Matteo Spreafico e Sergio Bernasconi ripartono da Como sotto la pioggia. Non sono previsti temporali.

Ore 02.00 – Marco Arrigoni Neri e Francesca Nava arrivano a Como. Se il meteo lo consentirà, il Giro riprenderà alle ore 7.00 (e quindi con la luce) seguendo il tracciato originario.

Ore 01.30 – Il falco Sergio Bernasconi, con Giovanni e Luigi, arrivano a Cernobbio e partono Marco e Francesca che riprendono il percorso originario.

Ore 23.30 – I Falchi non mollano! Mauro, Carlo e Stefano hanno raggiunto Narro e sono scesi a Lenno, sul Lago, dove sono stati recuperati dai frazionisti della San Fedele-Cernobbio. Nonostante il maltempo, la sfida prosegue con Sergio, Giovanni e Luigi che si daranno il cambio sulla strada provinciale (SS340) fino a Cernobbio, dove passeranno il testimone a Marco e Francesca che proseguiranno sul percorso originario del Giro.

Ore 22.00 – Maledetta primavera! I forti temporali che si sono scatenati e che non sembrano intenzionati a finire hanno costretto i Falchi a battere in ritirata. “Con il maltempo non si scherza, soprattutto quando si è in montagna – spiega il presidente Riccardo Ghislanzoni – Tra pioggia, grandine e soprattutto fulmini Mauro Esposito, Carlo Proserpio e l’amico Stefano sono stati costretti ad interrompere la staffetta rifugiandosi in un alpeggio quando avevano raggiunto il 144° chilometro (sui 250 totali). Ora stanno scendendo verso il lago e nelle prossime ore valuteremo il da farsi. Tutto dipenderà dall’evolversi del tempo”.
Insomma i violenti temporali hanno messo i bastoni tra le ruote, o meglio tra le gambe, dei Falchi mentre la staffetta no-stop di 250 chilometri era giunta alla 9^ tappa (sul totale di 16), lo stop forzato è giunto 9 chilometri dopo Croce, lungo la Via dei Monti Lariani, in direzione San Fedele punto in cui si sarebbe archiviata la 9^ tappa.
“E’ stata una decisione inevitabile viste le condizioni meteo – prosegue Ghislanzoni – in primis c’è la sicurezza dei nostri atleti, quindi non si poteva fare diversamente. Ora valuteremo cosa fare. Comunque comunicheremo sul nostro sito www.asfalchi.it la decisione che prenderemo”.

Ore 19.15 – Andrea Grilli e Giordano Montanari arrivano a Croce (km 135, 21h20′ dalla partenza di Lecco). Tappa corsa sotto un bel sole ma su terreno molto infangato e bagnato. Adesso stanno “pedalando” i Falchi Mauro Esposito e Carlo Proserpio, accompagnati dall’amico Stefano, sotto qualche goccia di pioggia. Destinazione San Fedele d’Intelvi (tappa 2 della Via dei Monti Lariani, la 9^ delle 16 totali). Questa tappa che insieme a quella successiva (San Fedele  – Cernobbio) con i suoi 28 ghilometri è la più lunga i Falchi prevedono di chiuderla in 4 ore e mezza, mentre a un’andatura media da trekking viene solitamente coperta in ben 9 ore di cammino.

Grilli e Montanari - 8^ tappa

Ore 15.05 – Paganoni e M. Tavola conquistano Garzeno con un piccolo errore di percorso nel finale. Subito sono partiti Giordano Montanari e Andrea Grilli carichissimi, la loro è l’ottava tappa, destinazione Croce. Intanto il presidente Ghislanzoni fa sapere che il tempo di conclusione della steffetta si aggira intorno alle 38 ore e 30 minuti.

Tavola e Paganoni - 7^ tappa

Ore 11.45 – Ghislanzoni e Mauri hanno concluso la loro tappa e hanno passato il testimone a Paganoni e M. Tavola che dovranno macinare la 7^ tappa da Peglio a Garzeno. I Falchi sono arrivati a coprire 85 chilometri dei 250 totali. Il presidente Ghislanzoni raggiunto telefonicamente al termine della sua tappa fa sapere: “Tutto procede per il meglio, siamo in ritardo di circa un’ora sulla cronotabella prevista, ma il terreno scivoloso a causa della pioggia non ci sta facilitando le cose soprattuttoin discesa”.

Luca e Riccardo - 6^ tappa

Ore 7.30 – Riccardo Ghislanzoni e Luca Mauri proseguono da Sorico a Peglio.

Ore 7.05 – I Falchi Luca Ripamonti e Gianluca Corti danno il cambio ai fratelli Ghislanzoni al Santuario di Valpozzo (Colico).

Gianluca Cine Corti e Luca Ripamonti - 4^ tappa

Ore 5.15 – Gianluca “Cine” Corti e Luca Rigamonti procedono da Dervio a Colico in quella che è la 4^ tappa.

Ore 4.35 – i Falchi Paolo Beria e Luca Ripamonti concludono la terza tappa a Dervio. Non hanno preso pioggia ma il terreno era scivoloso e a Ortanella c’era nebbia. Luca Ripamonti prosegue ora con Gianluca “Cine” Corti alla volta del Santuario della Madonna di Valpozzo a Colico. Passaggio previsto alle 6.35.

Francesco, Marco, Paolo e Bruno - passaggio del testimone comincia la 3^ tappa

Ore 1.05 – i Falchi Paolo Beria e Bruno D’Ambrosio, insieme a Marco e Francesco, chiudono la seconda tappa a Lierna. Paolo prosegue con Luca Ripamonti.

Ore 23.55 – termina la prima tappa ad Abbadia.

Passaggio ai Campelli - Stefano, Carlo, Enrico e Renato

Ha preso il via alle 21.55 da piazza Cermenati, ovvero 5 minuti prima della cronotabella di marcia, la staffetta no stop di 250 chilometri che vedrà impegnati i Falchi di Lecco nel compiere il periplo del lago di Como.

16 tappe che porteranno i Falchi di nuovo in piazza Cermenati domenica mattina verso le 11. L’idea di Sergio Bernasconi ha quindi preso forma e con lui altri 29 compagni di team Falchi Lecco guidati dal presidente Riccardo Ghislanzoni testeranno quella che vuole essere una sfida, ma anche una sensibilizzazione alla promozione turistica e non solo del nostro meraviglioso territorio come ha sottolineato il Dario Busi segretario generale dello Skyrunning italiano che non ha voluto mancare al via.

Ai blocchi di partenza per macinare i primi 14 chilometri passando per San Giovanni, Laorca, Valcalolden, Piani Resinelli e Abbadia Lariana sono stati Ardesi, Ratti e l’infiltrato Stefano Butti dell’Osa Valmadrera che ad Abbadia Lariana hanno passato il testimone a D’Ambrosio e Beria i quali procedendo lungo il sentiero del Viandante hanno raggiunto Lierna, qui Beria ha proseguito in compagnia di Ripamonti coprendo anche la terza tappa da Lierna a Dervio con l’arrivo che è previsto per le 4.15.

Partenza da piazza Cermenati (Lecco)

Seguiranno la 4^ tappa da Dervio a Colico (Corti – Ripamonti), 5^ tappa Colico – Sorico (D. Ghislanzoni – R. Ghislanzoni), 6^ tappa Sorico – Peglio (R. Ghislanzoni – Mauri) con arrivo previsto per le 10.30 di sabato mattina, 7^ tappa Peglio – Garzeno (Paganoni – M. Tavola), 8^ tappa Garzeno – Croce (Grilli – Maggioni – Montanari), 9^ tappa Croce – San Fedele (Esposito – Proserpio) da Colonno Gianola con arrivo alle 21.30, 10^ tappa San Fedele – Cernobbio (Bernasconi), 11^ tappa Cernobbio – Como (Arrigoni Neri – Nava), 12^ tappa Como – Capanna Cao (M. Spreafico), 13^ tappa Capanna Cao – Colma Sormano (N. Spreafico – Terraneo), 14^ tappa Colma Sormano – Brogno (Gallo – Pizzagalli), 15^ tappa Brogno – Valbrona (Filigura – Maggioni), 16^ tappa Valbrona – Lecco (Farumi – G. Tavola – Bartoloni) con arrivo previsto alle 11 in piazza Cermenati.

LE INTERVISTE

Riccardo Ghislanzoni presidente Asd Falchi Lecco: “L’idea un po’ matta che ci ha suggerito Sergio Bernasconi è quella di fare il giro completo del lago di Como non su strada asfaltata ma su sentierio, compiendo ben 250 chilometri per 12mila metri di dislivello positivo lungo i sentieri che si snodano tra lago e monti. La partenza e l’arrivo sono stati fissati in piazza Cermenati a Lecco. Dal centro città comincia quindi la nostra sfida, che prosegue lungo la Valcalolden per raggiungere i Piani Resinelli, quindi Abbadia Lariana dove si procede lungo il sentiero del Viandante per raggiungere fino a Colico, quindi a Sorico si imbocca la Via dei Monti Lariani che ci conduce fino a Cernobbio e poi Como dove risalendo la dorsale del Triangolo Lariano si arriva sopra Bellagio e da qui si ritorna a Lecco passando dai Corni di Canzo e Valmadrera. L’obiettivo è quello di stare sotto le 40 ore con arrivo previsto in piazza Cermenati entro le 12 di domenica 10. Si tratta di una staffetta che vede la partecipazione di 30 atleti dei Falchi Lecco divisi sulle 16 tappe accompagnati da amici, compagni di allenamento e simpatizzanti”.

Sergio Bernasconi ideatore del Giro Montano del Lario:“L’idea mi è venuta al termine di una serata alpinistica. Mentre tornavo a casa mi si è accesa la lampadina, così ho chiamato il presidente Ghislanzoni che ha accolta da subito la mia proposta. E’ iniziato così un lungo lavoro di pianificazione per cercare di disegnare un percorso fattibile utilizzando i nostri sentieri. Oggi l’idea si è finalmente concretizzata e già questo è un buon risultato raggiunto, ora dobbiamo dimostrare che è possibile compiere il periplo del Lario facendo un trekking unico. Pensare un giorno di trasformare questa esperienza in un Ultra Trail? Tutto è possibile, ma sappiamo benissimo che sono competizioni molto difficili da organizzare che richiedono una quantità enorme di volontari lungo il percorso. Quindi iniziamo a fare la nostra sperimentazione poi si vedrà”.

Dario Busi segretario generale dello Skyrunning italiano: “Quando mi hanno informato dell’idea, la prima preoccupazine è stata: troveranno atleti disposti a correre di notte? e invece, eccoli qua al gran completo. Si tratta di una sfida impegnativa anche a livello tecnico, ma sono convinto, conoscendo la forza dei Falchi Lecco, che tutto andrà per il meglio. Inoltre, va sottolineato, al di là della performance sportiva, che si tratta di un bel modo per far conoscere il nostro territorio sotto un aspetto diverso dando uno spunto turistico agli amanti delle montagna. Leggendo il periplo del lario in chiave sportiva l’idea di organizzare un Ultra Trail è stuzzicante, ma sono eventi che implicano un’organizzazione mastodontica, parliam di circa un migliaio di persone per una gara simile. Quindi, andiamo per step, oggi si sta realizzando un primo sogno, per i prossimi ci penseremo…”.