Ciclopedonale “Brezza”, via libera alla nuova convenzione: tempi rivisti, risorse sbloccate e Comuni allineati

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Ciclopedonale generica
(foto archivio)

Mandello ha approvato in consiglio comunale la modifica alla convenzione con Provincia di Lecco e Comuni del lago

Obiettivo arrivare al collaudo finale di tutti i progetti entro dicembre 2027. Mandello procederà con la realizzazione del tratto verso Abbadia

MANDELLO – Mandello rimette mano alla ciclopedonale: in sede di consiglio comunale è stata approvata la revisione della convenzione con Provincia e Comuni rivieraschi, un passaggio decisivo per superare i rallentamenti degli ultimi mesi e rilanciare il percorso “Brezza sull’Adda”, asse portante della mobilità dolce sul ramo lecchese del Lario e non solo.

La ciclopedonale “Brezza sull’Adda”, parte del percorso cicloturistico regionale PCIR 3, è nata con l’obiettivo di costruire un itinerario che non fosse soltanto continuativo, ma che sapesse intervenire anche nei punti critici attraversati dai diversi Comuni della sponda orientale. La logica era proprio quella di coinvolgere più enti, coordinando tratti diversi in un’unica visione strategica.

“Mandello, in particolare, era coinvolta nel progetto iniziale che prevedeva il bypass delle gallerie di Lierna, una soluzione indicata da Regione e Provincia e pensata per risolvere uno dei nodi più delicati del tracciato. Tuttavia, l’intervento si è rivelato presto insostenibile sul piano economico: i costi stimati erano troppo elevati per poter procedere. Per questo il progetto è stato accantonato, almeno temporaneamente, nella speranza che in futuro possano emergere nuovi canali di finanziamento regionale”, ha raccontato Andrea Tagliaferri, vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici.

“Nell’impossibilità di sostenere quell’ipotesi – ha continuato – Mandello e Lierna hanno dovuto lavorare su tracciati alternativi. Lierna ha scelto di intervenire lungo un percorso interno al paese, mentre Mandello ha orientato il lavoro verso il confine con Abbadia. Lo studio di fattibilità, realizzato in tempi rapidi, ha permesso ai due Comuni di riallinearsi agli altri, fatta eccezione per Colico e Dervio che, avendo già avviato negli anni passati un percorso progettuale, si trovano oggi molto più avanti nell’iter”.

Perché la convenzione andava aggiornata

La modifica della convenzione era ormai inevitabile. Il cronoprogramma originario, che prevedeva la conclusione dei lavori entro la fine del 2025, si è rivelato da tempo irrealistico. Il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici ha spiegato in aula che la complessità tecnica del tracciato, unita alle diverse velocità dei Comuni coinvolti, richiedeva una revisione accurata delle scadenze. Parallelamente, si è reso necessario intervenire anche sulle modalità di erogazione dei contributi regionali: la precedente impostazione imponeva che tutti i Comuni arrivassero contemporaneamente alla fase di gara, pena il blocco delle risorse. Una condizione tanto rigida quanto impraticabile.

Regione Lombardia è quindi intervenuta per sbloccare la situazione. Ha consentito ai singoli Comuni di ricevere il 10% del contributo già alla comunicazione di avvio dei lavori, senza dover attendere che tutti gli altri enti raggiungessero il medesimo punto dell’iter. Questa decisione permette ai territori più pronti di procedere senza ritardi indotti da chi, per ragioni tecniche o amministrative, necessita di più tempo.

Il nuovo cronoprogramma: progettazione entro aprile 2026, lavori entro settembre, collaudo nel 2027

Il calendario aggiornato prevede ora la conclusione dell’attività progettuale entro aprile 2026, la pubblicazione delle gare (per Mandello, Abbadia, Bellano e Perledo) già a fine febbraio, l’avvio dei cantieri entro settembre 2026 e il collaudo finale entro dicembre 2027. Colico e Dervio, invece, hanno già affidato i lavori grazie al recupero di progetti preesistenti, già validati in sede autorizzativa.

Resta comunque fondamentale che i Comuni procedano in modo coordinato: “L’obiettivo è quello di arrivare alla fase esecutiva con un grado di omogeneità sufficiente a mantenere un disegno complessivo coerente – ha precisato l’assessore -. In caso contrario, la Provincia (che detiene i fondi erogati dalla Regione) non avrebbe potuto procedere alle assegnazioni. È proprio questa la ragione che ha imposto l’allineamento formale del cronoprogramma, requisito necessario per non mettere a rischio il finanziamento”.

Le difficoltà tecniche del tratto mandellese

Una parte del dibattito si è concentrata sulle difficoltà tecniche del tratto di Mandello.

“La provinciale corre spesso tra roccia, case e confini privati, con margini estremamente ridotti. La ciclopedonale richiede almeno un metro e mezzo di larghezza più una banchina di sicurezza di cinquanta centimetri: uno spazio che in alcuni punti semplicemente non esiste. Per questo sarà necessario intervenire sulla passerella della Canottieri, che oggi non è strutturata per supportare il flusso ciclabile. La passerella dovrà essere rinforzata e prolungata, così da creare un bypass efficace del nodo più critico. Dal confine con Abbadia fino al centro sportivo, invece, il tracciato potrà seguire una linea a lago, mentre nella parte finale si utilizzerà la viabilità interna verso la ferrovia. Rimane oneroso, e tecnicamente complesso, il tratto di ricostruzione del marciapiede che collega l’area della Canottieri al confine con Abbadia: un intervento che assorbirà una quota rilevante delle risorse assegnate al Comune”, l’analisi di Tagliaferri.

Domande specifiche sono state poste in merito ai segmenti esclusi dalla prima fase: le gallerie di Lierna rimangono uno dei nodi più complessi dell’intero percorso. Anche alcuni tratti tra Perledo e Bellano risultano difficili da integrare, complice la presenza ravvicinata della statale e della ferrovia. L’Amministrazione di Mandello ha comunque precisato che, in questa fase, la priorità è mettere in sicurezza i punti più pericolosi del territorio, garantendo un passaggio ciclabile e pedonale dove oggi gli utenti della strada sono più esposti.

Nelle dichiarazioni di voto, il gruppo di minoranza ha espresso la propria contrarietà al progetto nel suo disegno complessivo, ma ha annunciato comunque voto favorevole alla modifica della convenzione, augurandosi che almeno i tempi di realizzazione vengano rispettati. La maggioranza, dal canto suo, ha ribadito la necessità dell’intervento e ha sottolineato come la revisione della convenzione rappresenti un passo indispensabile per non perdere finanziamenti e per poter procedere con le gare nel 2026.