Il commento del gruppo di opposizione dopo la seduta di Consiglio di giovedì scorso
MERATE – “Riteniamo che una città non si governi con continui rinvii e risposte evasive come “vedremo” e “valuteremo”. Servono scelte chiare, trasparenza e una visione concreta di futuro”. E’ duro l’attacco del gruppo consigliare Prospettive per Merate a seguito del Consiglio comunale di giovedì scorso con la discussione del bilancio di previsione 2026- 2028.
“Dopo oltre cinque ore di Consiglio comunale esprimiamo forte disapprovazione per il quadro emerso dall’azione dell’attuale Amministrazione. A un terzo della legislatura, le promesse di cambiamento e di “rivoluzione” annunciate in campagna elettorale, ormai due anni fa, risultano, nei fatti, disattese” sottolineano i consiglieri Massimo Panzeri, Alfredo Casaletto e Paola Panzeri. Che portano a esempio i dati sugli incassi dovuti dai parcheggi a pagamento per contestare ulteriormente l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mattia Salvioni.
“I dati presentati in aula sono chiari: nel solo 2025 sono state elevate circa 1.500 sanzioni solo dall’ausiliario del traffico introdotto dalla maggioranza. Una scelta che appare orientata più a fare cassa che a migliorare mobilità e qualità della vita”.
L’accento passa sulle opere pubbliche: “Ancora più preoccupante è l’assenza di una reale programmazione: nel triennio 2026–2028 non sono previste opere pubbliche di rilievo, segnale evidente di una mancanza di visione chiara e di pianificazione puntuale per lo sviluppo della città. Sul fronte degli investimenti, si continuano a richiamare 3 milioni di euro previsti per il 2025, senza però indicare con chiarezza quali interventi concreti siano stati realizzati o avviati”.
Mancanze che comportano come “a oggi, i risultati tangibili per la città sono minimi o inesistenti”.
Prospettive per Merate punta il dito sulla pressione fiscale: “A fronte di tutto questo, la maggioranza conferma una politica di aumento della pressione fiscale: l’Imu resterà ai livelli aumentati anche nel 2026 e gli oneri di urbanizzazione sono stati raddoppiati, con conseguenze dirette su famiglie, imprese e attvità edilizia”.
La conclusione è lapidaria: ” Come minoranza riteniamo che una città non si governi con continui rinvii e risposte evasive come “vedremo” e “valuteremo”. Servono scelte chiare, trasparenza e una visione concreta di futuro. Continueremo a svolgere con responsabilità il nostro ruolo di controllo e proposta, auspicando un cambio di passo immediato, nell’interesse esclusivo della comunità”.

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