Boscagli e Pasquini (Pdl): no alla chiusura di piazza della stazione

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Antonio Pasquini e Filippo Boscagli

LECCO – “Chiudere la stazione di Lecco impedendo l’accesso ai veicoli è la classica situazione in cui la risposta della politica ad un problema del paese reale è evasiva, eccessiva e nel complesso irragionevole. L’amministrazione Brivio chiudendo la stazione di Lecco sceglie di sparare alla formica con un cannone ponendo in essere un provvedimento sproporzionato e che, a ben vedere, non sarà in grado di produrre le tante auspicate ricadute positive. Capisco il provvedimento a causa lavori in corso ma che non diventi una soluzione definitiva”. Così i consiglieri comunali del Pdl Antonio Pasquini e Filippo Boscagli.

I due rappresentanti del Pdl dichiarano la propria contrarietà alla chiusura di piazza della Stazione (piazza Lega Lombarda) a tutti i veicoli privati, chiusura giunta pochi giorni fa con l’emissione di un’ordinanza che in pratica ha reso definitiva una chiusura messa in atto a suo tempo per consentire i lavori di realizzazione del sottopasso pedonale della stazione (vedi articolo).

“Premesso che le stazioni per propria definizione sono accessorie alla mobilità dei cittadini è singolare impedire l’accesso alle vetture che portano i passeggeri, e i bagagli, ai binari e da qui al treno – proseguono all’unisono Pasquini e Boscagli – In tutte le città di Italia e nella maggior parte dell’ Europa è possibile accedere alla stazione per poter garantire l’accesso alle persone anziane, e chi porta con se valige eccetera. Nel caso specifico della nostra città chiunque frequenti Piazza Lega Lombarda è inoltre a conoscenza che la stazione più che essere congestionata da grande traffico è soggetta a grandi picchi. Più precisamente è nelle ore in cui gli studenti entrano/escono dalle scuole e nella fascia serale che la stazione è animata e il volume di utenti delle ferrovie è significativo. Non si parli di sicurezza, argomento gia sentito per corso Matteotti, siccome non si riesce a garantire la sicurezza allora si chiudono le strade, le piazze, le stazioni creando problemi di sicurezza in altri luoghi. Non ci si  venga a dire che posizionarsi con le quattro frecce in piazza Diaz aumenti la sicurezza del  traffico”.

Per Pasquini e Boscagli ci posso e ci devono essere altre vie da percorrere: “Siamo convinti che sia necessario studiare delle soluzioni che non siano drastiche come l’interdizione completa ai veicoli e, al massimo, un divieto di accesso in determinate fasce orarie sarebbe una soluzione flessibile e più che soddisfacente. Sarebbe inoltre auspicabile trovare nuove soluzioni per la sosta dei bus, che stazionano anche troppo a lungo all’interno della Piazza, occupando spazi che potrebbero essere altrimenti utilizzati”.

I due consiglieri comunali allargano poi l’analisi, aggiungendo e concludendo: “Poniamo poi l’accento sul traffico e sulle situazioni di pericolo per la circolazione che si verrebbero a verificare nelle vie limitrofe costringendo gli autisti/accompagnatori a posizionarsi con le 4 frecce mentre consentono al passeggero di scendere per andare a prendere il treno. Non è certo pensabile che i 10 metri antistanti il Comune, cioè in piena carreggiata stradale, siano utilizzate come parcheggio dato che risulta essere un ostacolo alla circolazione già la seconda macchina in sosta. Tutto questo l’abbiamo ampiamento sollevato già 4 anni fa sostenendo che la chiusura è un servizio in meno ai cittadini, non una soluzione in più. Infine, e di questo aspetto spesso ce ne si dimentica, a Lecco le stazioni sono 2 e quella di Maggianico è trascurata dall’agenda politica della maggioranza”.

(Foto Boscagli e Pasquini tratta da Facebook)