LECCO – “Una delle principali cause di disabilità nell’Europa occidentale è la depressione, ma la consapevolezza importanza disturbi mentali su vita dei cittadini è ancora ridotta; esiste lo stigma che funziona, è potente e tiene lontane le persone dalle cure fino a quando il danno è già fatto”
A parlare è il dott. Antonio Losa, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera di Lecco, che ha spiegato così l’importanza dell’evento organizzato all’ospedale Manzoni e al Mandic di Merate il prossimo giovedì, 10 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale.
Un appuntamento che vuole quindi sfidare i tabù che la società pone da sempre sul tema e cercare di portare l’attenzione della gente su quello che è il disagio psichico e le possibilità di curarlo.
Un disagio che può prendere piede nell’età infantile e dell’adolescenza, come spiegato dal dott. Ottaviano Martinelli, primario della Neuropsichiatria infantile: “E’ in questa delicata età che si giova la futura vita dell’individuo, per questo è importante diagnosticare per tempo determinate patologie”.
Grande attenzione sarà data ai disturbi dell’alimentazione e nel pomeriggio del 8 ottobre (alle 15) verrà illustrato il laboratorio di movimento creativo a cui partecipano le adolescenti in cura presso la struttura diretta dal dott. Martinelli.
“L’anoressia mentale è sempre in età adolescenziale e colpisce prevalentemente le ragazze – ha spiegato Martinelli – Il corpo assume un’importanza straordinaria nella riflessione adolescente che spinge o rifiuto o eccesso di cibo e la famiglia che ha un ruolo molto importante nella guarigione”.
Nel pomeriggio verrà presentato anche il libro di Oreste Pivetta “Franco Basaglia, il dottore dei matti” e la proiezione di alcuni brani del film “Il lato positivo”, la storia di un ex insegnante che torna alla casa dei genitori dopi un ricovero in una clinica psichiatrica.
Alle 18.30, seguirà un doppio reading: il primo con la poetessa lecchese Germana Marini e con l’attrice Lorenza Stimamiglio, incentrato sull’opera poetica di Alda Merini e il suo lungo percorso di terapia psichiatrica; il secondo a cura dell’attore Alberto Bonacina che leggerà alcuni brani tratti dal libro di Simone Cristicchi “Un cantastorie tra matti” che riporta esperienze di vita vissuta di pazienti psichiatrici.
“Per la prima volta, quest’anno l’Azienda Ospedaliera ha voluto dare un’adesione significativa alle celebrazioni – ha sottolineato il responsabile della Comunicazione dell’AO, Antonio Urti – confidiamo nella risposta dei cittadini perché c’è bisogno di sapere molto di più di questo mondo ancora eccepito in un modo pregiudizievole”.